Le ville confiscate alla ‘ndrangheta dovevano servire per promuovere la pedagogia dell’antimafia e dell’innovazione sociale e per puntare, coniugando cultura e lavoro, alla formazione dei giovani provenienti dall’Italia e dall’estero mediante la realizzazione di seminari e corsi di studi residenziali. Dovevano servire anche per dar vita al “Centro studi italiano sul fenomeno mafioso” ossia a […]