CONFINDUSTRIA, RIUNIONE CON SINDACI E IMPRENDITORI TURISTICI: tempi stretti per assicurare la prossima stagione estiva

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La stagione estiva è alle porte, ma le cose da fare per affrontarla al meglio non sono poche né le soluzioni sono a portata di mano. C’è, soprattutto, un problema legato alla gestione dei depuratori che non fa dormire sonni tranquilli soprattutto agli imprenditori turistici e neppure alle associazioni di categoria. A vivere con preoccupazione l’intera problematica è soprattutto la sezione Turismo di Confindustria guidata da Giuseppe Macrì. Dopo la conferenza tenutasi lo scorso 21 febbraio e nel corso della quale sono state denunciate senza tanti giri di parole le carenze degli impianti lungo tutta la costa vibonese, ieri gli incontri sono proseguiti e a confronto si sono trovati Confindustria, rappresentata dal presidente Antonio Gentile e dal responsabile del Turismo Giuseppe Macrì, con i i sindaci dei centri costieri. Un paio d’ore di serrato dibattito mirato alla ricerca di soluzioni idonee per non arrivare impreparati all’appuntamento con la stagione estiva e, in particolare, ad evitare che anche qust’anno si possano ripetere gli incresciosi inconvenienti della scorsa estate. Sono così emerse situazioni critiche un po’ dappertutto – a Briatico addirittura non funzionano tre depuratori e c’è da stare poco tranquilli anche a Tropea, Ricadi e Zambrone – e che sarà compito dei Comuni fronteggiare al meglio. Naturalmente, a costituire motivo di allarme è la questione della carenza di risorse economiche che <ad oggi non consente di intervenire – si legge in una nota di Confindustria – come sarebbe opportuno per far fronte al problema, per cui è assolutamente necessario adoperarsi affinchè si possa risolvere in tempo l’annosa questione>. In altre parole <bisogna – insiste Confindustria – dare subito un taglio concreto alla soluzione dei problemi che possono essere risolvibili nell’immediato, programmando poi di intervenire in seguito per quelli più articolati>. I sindaci non hanno nascosto le difficoltà di cassa degli enti amministrati, ma, alla fine, una presa di posizione comune è arrivata. Gli amministratori dovranno relazionare sulle situazioni esistenti sul proprio territorio e si dovranno, altresì’, premurare di documentare tutte le criticità segnalate. In un successivo incontro, messi assieme tutti i “guai”, si stilerà un documento complessivo che sarà presentato alla Regione nella speranza che il governatore Scopelliti guardi al problema con la necessaria sensibilità e si adoperi per licenziare provvedimenti idonei a consentire ai Comuni di affrontare e superare ogni ostacolo. C’è, d’altra parte, un serio problema legato ai tempi. Ogni intervento a livello regionale rischia di essere inutile se non fatto con grande tempestività. Il rischio di possibili ritardi, infatti, crea apprensione anche tra gli imprenditori turistici che, nel caso le cose non dovessero andare per il verso giusto, sono pronti a non lasciare nulla di intentato. <Andremo avanti – affermano in piena sintonia – perseguendo tutte le azioni possibili per risanare una situazione sempre più complessa e problematica, senza tralasciare le manifestazioni pubbliche>. D’altra parte <non si può – sottolineano Gentile e Macrì – prescindere da una economia così importante per il territorio come quella del turismo, che può e deve rappresentare il meglio che la nostra provincia può offrire in un contesto così competitivo. Il pubblico ed il privato – concludono – devono, infatti, lavorare sinergicamente per avere una gestione di controllo del territorio sana ed efficiente, evitando di accumulare pregressi handicap che di fatto condannano il settore>. Confindustria, sindaci e imprenditori, quindi, non staranno a guardare. Appare evidente, però, una certa preoccupazione di fondo legata non solo alla poca disponibilità di risorse economiche, ma soprattutto al rischio che non si possa fare in tempo per produrre interventi incisivi. Ancora una volta, dunque, si guarda all’estate con apprensione. Il litorale tirrenico vibonese, probabilmente, meriterebbe un’attenzione diversa. E non solo per allontanare l’incubo del mare sporco. Viabilità, risorse idriche, smaltimento rifiuti, manutenzione strade sono altri aspetti da non sottovalutare.

Pino BrosioAuthor

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