LA SORTE DI 150 LAVORATORI DELLA VALTUR APPESA AD UN FILO: il villaggio non riaprirà neppure la prossima estate.

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Il villaggio Valtur non riaprirà i cancelli neppure la prossima estate. Un esile filo di speranza è legato all’incontro che si terrà domani nella sede milanese della società. Meglio, però, stare con i piedi per terra. In realtà, nessuno degli impegni presi dalla Valtur nel corso dei vari incontri tenutisi nella primavera 2011 è stato rispettato e, di conseguenza, la struttura, rimasta abbandonata a se stessa e in parte devastata da un incendio scoppiato nello scorso mese di settembre, non è certamente nelle condizioni di affrontare la stagione delle vacanze. Un brutto colpo per l’economia nicoterese e per quei circa 150 lavoratori che alle sorti del villaggio, da un paio di decenni, legavano la loro vita. L’estate scorsa, aspettando che la Valtur ristrutturasse il villaggio, molti dei dipendenti avevano cercato e trovato occupazione in altre strutture della Valtur oppure in impianti ricettivi ubicati lungo la costa tirrenica vibonese. Quest’anno la situazione potrebbe addirittura peggiorare in conseguenza di una crisi che attanaglia il settore vacanze e gran parte delle famiglie italiane. E per gli anni a venire le prospettive si presentano ancora più nere. La Valtur, infatti, nello scorso autunno, stretta nella morsa dei debiti che pare ammontino a circa 300 milioni di euro, ha chiesto e ottenuto di entrare in amministrazione straordinaria usufruendo della legge Marzano. Quest’ultima prevede interventi per la ristrutturazione di grandi imprese e, nello stesso tempo, concede alla commissione che gestisce l’azienda 180 giorni di tempo più eventuali altri 90 di proroga per redigere il Piano di ristrutturazione dei villaggi in difficoltà. Alle loro scelte appare legata la sorte del villaggio di Nicotera. In effetti <i commissari straordinari – afferma Vincenzo Comerci, coordinatore dell’associazione “Fronte Comune” che sta seguendo con attenzione l’evolversi della vicenda – stanno lavorando con impegno privilegiando il confronto con le parti sociali. Nella sede Valtur di Milano s’è tenuto un incontro lo scorso 13 gennaio e, nell’occasione, procedendo alla verifica della situazione aziendale, hanno manifestato l’intenzione di attivare per la prossima stagione estiva tutti i villaggi>. Un’affermazione questa che potrebbe indurre ottimismo nei 150 lavoratori della struttura nicoterese rimasti disoccupati. <Purtroppo – aggiunge Comerci – le dichiarazioni dei commissari della Valtur non devono creare facili illusioni perchè il villaggio di Nicotera, per poter riaprire i cancelli, deve essere sottoposto a ristrutturazione e la commissione straordinaria che amministra la Valtur deve farsene carico>. In tale ottica, assume grande importanza l’incontro programmato per domani nella sede milanese della società con tutte le parti sociali. <In tale occasione – conclude il responsabile di “Fronte Comune” – è auspicabile che qualcuno intevenga per illustrare la situazione di precarietà del villaggio nicoterese e sollecitare il finanziamento urgente dei lavori che, se avviati subito, potrebbero essere conclusi prima dell’inizio della stagione delle vacanze con conseguente riapertura del villaggio>. Ma a Milano domani chi tutelerà gli interessi dei lavoratori nicoteresi e del territorio? Atteso che dell’incontro milanese potrebbe sapere poco o nulla la triade commissariale che gestisce palazzo Convento, sede municipale, l’unica speranza è che a partecipare i lavori ci siano le forze sindacali di categoria del Vibonese. Ma non sono pochi quelli che sperano in una presa di posizione della Prefettura che in passato è intervenuta ripetutamente a sostegno dei lavoratori del villaggio Valtur di Nicotera. 

Pino BrosioAuthor

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