ATTIVITA’ DEL CENTRO OBESITA’ “CARMINE IONADI” RIDOTTA AL LUMICINO: non risponde più alle esigenze del territorio.

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Il Centro obesità “Carmelo Ionadi” non può continuare ad essere gestito in maniera poco rispondente alle esigenze del territorio e dell’utenza. Di questo appare convinto il prefetto in pensione Marcello Palmieri, responsabile della commissione straordinaria alla guida dell’ente comunale, che, sulla scorta di notizie pervenutegli e che metterebbero in evidenza una gestione inadeguata del Centro, ha incontrato il nuovo prefetto di Vibo Valentia Michele di Bari per illustrargli la situazione e sollecitarlo a muovere i passi più opportuni per restituire la struttura al suo iniziale prestigio. Per agevolare al massimo il lavoro del responsabile dell’Ufficio territoriale del Governo, nella mattinata di ieri, Palmieri gli ha fatto recapitare i documenti riguardanti il Centro accompagnati da una nota esplicativa. In sostanza, un raccontare tutte le vicende della struttura dalla nascita avvenuta nel lontano 2006 passando per l’affidamento in gestione della stessa all’università romana di Torvergata e poi arrivare alla situazione attuale di chiaro contrasto col passato. A rilanciare l’argomento ha contribuito un dato circolante nei corridoi dell’Asp e che vedrebbe l’attività del Centro ridotta al lumicino. Il commissario straordinario del Comune, mettendo a confronto i dati sull’attività del Centro che gli erano stati forniti dal competente ufficio del Distretto n.3 nel marzo 2011, per il periodo 2009-dicembre 2010 con gestione curata da Torvergata, con quelli relativi al periodo marzo 2011-31 dicembre 2012, con gestione curata da due dipendenti dell’Asp, ne ha dedotto un evidente calo di prime visite, esami eseguiti col “Dexa total Body” e visite di controllo con consistente riduzione degli incassi derivanti dal pagamento del ticket. Nel suo documento Palmieri evidenzia anche che, dopo l’annullamento della convenzione con Torvergata sancita dalla commissione straordinaria dell’Asp, in città si generava <un malcontento generale ed una serrata campagna di stampa tanto che una petizione firmata da 400 cittadini veniva inviata alla “Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori in campo sanitario” il cui presidente on. Leoluca Orlando chiedeva chiarimenti alla Regione sull’operato dell’Asp di Vibo> soprattutto in relazione all’affidamento <del servizio a persone che non hanno la specializzazione richiesta dalla legge 187/2000>. Il commissario straordinario del Comune si sofferma, infine, sull’attuale gestione del “Carmine Ionadi” sottolineando aspetti delicati da non sottovalutare e segnalando, in sostanza, che a partire dallo scorso 10 gennaio il Centro starebbe vivendo un momento di grave incertezza. Sull’attuale gestione del Centro obesità si sofferma anche Pasquale Barbalace, presidente dell’Osservatorio della dieta mediterranea di riferimento (Odimir). <Non abbiamo mai avuto dubbi – sostiene – che le cose così come organizzate dall’Asp non “avrebbero durato” tanto. Non è possibile che il Centro avviato in maniera eccellente potesse erogare le stesse prestazioni, limitato com’era nel numero degli operatori.>. Peraltro <i pazienti – prosegue – si attendevano che la direzione dell’Asp, invece di far finta di non sapere, avesse prima o poi cercato di migliorare il servizio e, tanto meglio, di rivedere le sue posizioni prese, a nostro giudizio, senza il dovuto approfondimento del problema. Emerge chiaramente – conclude – che, alla resa dei conti, non solo dal punto di vista economico si è arrecato un danno alla già compromessa situazione finanziaria  dell’Azienda , ma  peggio ancora dal punto di vista sanitario si è reso un non servizio>. Occhi puntati ora sulla prefettura di Vibo per registrare la portata dell’eventuale intervento del nuovo rappresentante del Governo Michele di Bari. Intanto, l’Odimir e l’università di Torvergata, cattedra di alimentazione umana, stanno concludendo il lavoro voluto dal ministero della Salute e mirato a monitorare l’obesità infantile nelle 5 province calabre. I risultati saranno resi noti a giorni.

Pino BrosioAuthor

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