NESSUN ESITO DAL CONSIGLIO DI STATO: qualche giorno di tempo per valutare ogni elemento

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L’attesa non è finita. Il Consiglio di Stato ha discusso nella giornata di ieri il ricorso presentato dall’ex sindaco Salvatore Reggio e dagli ex consiglieri Baldassarre Isaia, Francesco Capria, Francesco Giofrè, Mario Giuseppe Italo Solano, Antonio Corso, Umberto Solano, Gaetano Campennì, Domenico Pirelli e Domenico Battaglia per chiedere l’annullamento della sentenza con cui il Tar del Lazio lo scorso 7 luglio aveva rigettato il ricorso proposto in primo grado. I giudici, a coclusione dell’udienza, non hanno però reso noto il dispositivo di sentenza trattenendo la causa in decisione e riservandosi qualche giorno di tempo per valutare ogni elemento. Una prassi normale anche se tutto lascia pensare che, essendo oggi giornata prefestiva, prima di lunedì non sarà possibile sapere niente. La stessa cosa era già successa davanti al Tar del Lazio. I giudici si erano presi qualche giorno di tempo prima di emettere il verdetto, in realtà la mattina dopo il dispositivo era già noto alle parti interessate. Ieri, davanti al Consiglio di Stato, le parti in causa erano tutte rappresentate e difese dai rispettivi legali di fiducia. Dagli interventi non pare siano emersi grossi elementi di novità. I ricorrenti hanno, grosso modo, confermato la linea già sostenuta davanti al Tar Lazio ribadendo come la sentenza di primo grado oltre che <errata e ingiusta> fosse basata sul <travisamento dei fatti, inesistenza dei presupposti, violazione dell’art.143 del decreto legislativo n.267/2000 e dei principi informatori della materia>. Fermi sulle loro posizioni e, quindi, sulle loro richieste di rigetto del ricorso i difensori di Ministero dell’Interno, Comune, Commissione straordinaria, Prefettura. A questo punto, però, ogni ragionamento è superfluo. Cercare di intuire gli orientamenti del Consiglio di Stato sarebbe un’evidente forzatura. Per certo, qualunque sia il verdetto, non cambierà la data della prossima tornata elettorale. Che rimanga la commissione o che ritorni l’ex sindaco, i cittadini nicoteresi torneranno alle urne nella primavera del 2013. Il “pilota” di palazzo Convento, chiunque esso sia, in questi ultimi 18 mesi, in ogni caso, non se ne potrà stare con le mani in mano.

Pino BrosioAuthor

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