CONSIGLIO DI STATO: forse entro stasera l’esito del ricorso.

Tempo di Lettura:2 minuti

Si conoscerà, con ogni probabilità, entro stasera l’esito del ricorso che l’ex sindaco Salvatore Reggio e gli ex consiglieri comunali Maria Teresa Mercuri, Paolino Campanaro, Baldassarre Isaia, Francesco Capria, Francesco Giofrè, Mario Giuseppe Italo Solano, Antonio Corso, Umberto Solano, Gaetano Campennì, Domenico Pirelli e Domenico Battaglia – tutti ancora in carica al 13 agosto 2010, data di emanazione del decreto presidenziale che poneva fine alla loro esperienza amministrativa per condizionamenti da parte della criminalità organizzata – hanno inoltrato al Consiglio di Stato per chiedere l’annullamento e/o riforma della sentenza del Tar del Lazio dello scorso 7 luglio che rigettava il ricorso proposto in primo grado. Ancora poche ore e si saprà se la commissione straordinaria dovrà lasciare il proprio incarico che, stando alla proroga ottenuta di recente, dovrebbe durare sino alla primavera del 2013. I ricorrenti, rappresentati e difesi dall’avv. Domenico Colaci del Foro di Vibo, hanno notificato alle controparti (Presidenza della Repubblica, Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Interno, Prefettura di Vibo, Comune di Nicotera e Commissione straordinaria) il loro ricorso al Consiglio di Stato. Reggio e gli undici ex consiglieri confutano in maniera capillare i contenuti delle relazioni redatte dalla Commissione d’accesso agli atti e dalla Prefettura e poste a base dello scioglimento. A loro avviso la sentenza appellata, oltre che essere <errata e ingiusta>, va annullata per <travisamento dei fatti, inesistenza dei presupposti, violazione dell’art.143 del decreto legislativo n.267/2000 e dei principi informatori della materia>. La linea difensiva evidenzia tutta l’attività antimafia dell’amministrazione Reggio, esclude ogni responsabilità dell’ex sindaco e dei candidati nella lista vincitrice delle amministrative del 2008 per la mancata presentazione di altre due liste saltate all’ultimo minuto, dimostra l’infondatezza degli asseriti collegamenti tra amministratori e criminalità organizzata. Il ricorso smantella anche tutte le tesi messe in campo dalla Commissione d’accesso riguardo alla questione del porto in quanto <destituite di fondamento> e valuta come <ininfluenti> i capitoli relativi alle concessioni demaniali e agli appalti. In sostanza, un ricorso articolato in ben 35 pagine che tracciano una linea difensiva ben definita. Basterà per azzerare la situazione e riportare ex sindaco ed ex consiglieri alla guida di palazzo Convento?

Pino BrosioAuthor

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *