CONTO ALLA ROVESCIA PER LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO. Tra sette giorni l’esito del ricorso presentato da Salvatore Reggio.

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Una settimana giusta alla sentenza del Consiglio di Stato che venerdì prossimo dovrà decidere se accogliere o respingere il ricorso presentato dall’ex sindaco Salvatore Reggio e da gran parte degli ex consiglieri contro lo scioglimento del consiglio comunale. Col passare delle ore l’attesa aumenta. Nessuno avanza previsioni. Più che altro si preferisce riflettere su quello che è stato il lavoro svolto dalla commissione straordinaria in questi quasi diciotto mesi di mandato. Una sorta di bilancio consuntivo che associazioni e comitati provano a stilare con l’obiettivo di esprimere una valutazione sulle cose fatte o non fatte senza tralasciare accenni a quella che potrebbe essere la situazione futura qualora il verdetto del Consiglio di Stato non dovesse essere favorevole ai ricorrenti. In realtà, le posizioni critiche sull’operato della commissione non mancano. Comitati e associazioni, perdurando il silenzio delle forze politiche, si muovono grosso modo sulla stessa lunghezza d’onda. <Di quelli che sono i problemi prioritari della città – afferma la prof.ssa Lina D’Ambrosio, presidente dell’associazione “Nicotera nostra” – non ci pare ne sia stato affrontato e risolto qualcuno. Noi avevamo portato all’attenzione della commissione la questione sicurezza lamentando una certa carenza di controlli e suggerendo un potenziamento delle forze dell’ordine. Non ci pare si sia mosso nulla>. Dovesse rimanere alla guida di palazzo Convento <la triade farà bene – prosegue la responsabile di “Nicotera nostra” – ad affrontare per tempo il problema del mare senza aspettare che arrivi l’estate. C’è ancora da fare, tra l’altro, il collettamento delle fogne di Comerconi e Preitoni.>. Meno severo il giudizio di Domenico Pagano, dirigente del comitato “Nicotera viva”. <La commissione straordinaria – asserisce – proprio perchè tale ha la possibilità di fare molto. Abbiamo portato alla sua attenzione tutti i problemi del paese, qualcosa è stata fatta (approvazione delle lottizzazioni, potenziamento pompe sollevamento della rete fognaria che porta i liquami al depuratore di Gioia Tauro, ecc.), tante altre cose devono essere fatte. Nei giorni scorsi abbiamo posto con forza la questione dei tributi e della cartelle pazze – sottolinea – C’è stata la massima disponibilità da parte del prefetto Palmieri e nei prossimi giorni ci confronteremo con i responsabili dell’ufficio per offrire loro il nostro contributo di idee e d’esperienza>.

Duro, e non è una novità, il giudizio di Vincenzo Comerci, coordinatore dell’associazione culturale “Fronte Comune”. <Dalla commissione guidata da un un uomo navigato come il prefetto Palmieri – dice – ci aspettavamo molto. In realtà, se vogliamo essere seri, dobbiamo dire che fino ad ora niente di importante e di significativo è stato fatto. Dovesse restare al suo posto – continua – è bene che metta in campo tutte le sue potenzialità per fare del territorio comunale un cantiere aperto e colmare i ritardi>. In particolare, Comerci elenca una serie di problemi da risolvere ed esorta i piloti di palazzo Convento a proseguire nell’impegno per la realizzazione del porto turistico peschereccio e a puntare con la giusta determinazione sulla questione sicurezza e sulla questione dei tributi <per il recupero dei 6 milioni di euro che i cittadini hanno versato e che la società incaricata non ha versato nelle casse del Comune>. 

Pino BrosioAuthor

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