Il primo cittadino Reggio deciso a proseguire la sua attività amministrativa nonostante la commissione d’accesso. Sindaco e consiglieri non si dimettono. Ieri mattina a Roma siglato un protocollo per avviare la Casa della cinematografia

Tempo di Lettura:2 minuti
Salvatore Reggio
Salvatore Reggio

Il sindaco Salvatore Reggio non molla. Chi s’aspettava le dimissioni sue e dei consiglieri comunali dopo l’insediamento della commissione d’accesso agli atti nominata dal prefetto di Vibo Luisa Latella (Giovanni Cirillo vice prefetto vicario di Vibo, Filippo Romeo dirigente della questura di Vibo, tenente Clemente Giovanni Migliavacca comandante della Compagnia dei carabinieri di Tropea e Pasquale Diana capitano della Guardia di finanza), deve avere pazienza.

Prima di un gesto così politicamente rilevante e, peraltro, irreversibile il primo cittadino intende procedere coi piedi di piombo. Vuole prendersi tutto il tempo necessario per riflettere e, nel frattempo, prosegue nel suo impegno amministrativo. Stamattina, nel ministero della Cultura, a Roma, firmerà col ministro Mariastella Gelmini il protocollo d’intesa che darà il via alla casa della cinematografia ubicata in un immobile di Nicotera Marina confiscato alla mafia.

Tutto, pertanto, va avanti normalmente. Reggio è convinto di aver operato nel pieno rispetto delle regole e nella massima trasparenza e, di conseguenza, di non aver nulla da temere. Gettare la spugna, peraltro, potrebbe, agli occhi della gente, apparire come una fuga dalle responsabilità e, nello stesso tempo, potrebbe alimentare il sospetto che l’amministrazione in carica sia davvero permeabile a condizionamenti o infiltrazioni della criminalità organizzata. Niente di tutto questo e, quindi, niente dimissioni. Almeno per il momento.

Nei prossimi giorni potrebbe trovare spazio anche qualche ripensamento. C’è un dato, infatti, che nessuno sottovaluta: se anche la commissione nominata dal prefetto dovesse riconoscere la correttezza gestionale della Giunta, non sarebbe più facile proseguire l’attività amministrativa sentendosi il fiato delle istituzioni sul collo. E non va, comunque trascurato neppure un altro particolare. Tra le file dei consiglieri e degli assessori qualcuno sarebbe vicino a uscire di scena. La demotivazione pare stia per prendere il sopravvento. Nello stesso gruppo “Uniti per Nicotera”, composto da sette consiglieri e del quale fanno parte i due assessori dimissionari Gianluca Zamparelli e Domenico Valerioti, la volontà di tirare la corda sarebbe sempre più flebile.

I “ribelli”, che, nell’immediatezza dell’insediamento della commissione d’accesso avevano asserito di voler sospendere l’opposizione al sindaco stante la delicatezza del momento, ora affermano di essere disponibili ad aspettare solo qualche giorno ancora prima di lasciare la sede municipale. Una loro dimissione finirebbe col mettere in seria difficoltà il sindaco al quale, però, non sfugge che anche tra gli stessi componenti della squadra che lo sostiene comincia ad avvertirsi qualche scricchiolìo.

Intanto, nel pieno rispetto dei tempi fissati dalla commissione d’accesso, il sindaco ha fatto depositare nella locale caserma dei carabinieri il malloppo delle fotocopie relative a tutti gli atti prodotti dal giugno 2008 ad oggi. Ora la commissione può cominciare a spulciare le carte alla ricerca di eventuali irregolarità. Un lavoro che non dovrebbe durare a lungo. Non è da escludere che i commissari completino la loro indagine prima dei novanta giorni a loro disposizione per le verifiche da effettuare. Poi la relazione e il verdetto finale.

Pino BrosioAuthor

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *