Il Poliambulatorio ubicato nella struttura ospedaliera si arricchisce di un’altra specialistica: la fisiatria. Nella mattinata di ieri, infatti, s’è presentata al responsabile della struttura, Franco Stilo, la dottoressa Marilù Formica, che, a partire da lunedì prossimo, sarà operativa nell’ambulatorio messo a sua disposizione al secondo piano del nosocomio. La giovane specialista, proveniente da Polistena, ha visitato i locali del Poliambulatorio manifestando piena soddisfazione per la sua nuova destinazione. A lei potranno rivolgersi i pazienti con problemi di mobilità articolare (lussazioni, fratture, ernia del disco, ecc.) oppure afflitti da disfunzioni motorie legate a patologie neurologiche e altro ancora. Indubbiamente un qualcosa che mancava e che potrà tornare utile agli utenti sanitari dell’intero comprensorio (Nicotera, Limbadi, Rombiolo, San Calogero, Joppolo, Filandari), che conta circa venticinquemila abitanti. La notizia dell’attivazione del nuovo ambulatorio è stata accolta con soddisfazione dalla cittadinanza da qualche tempo alle prese con seri disagi carenze tra cui, in particolare, il funzionamento a singhiozzo della guardia medica.
Fisiatria si aggiunge, comunque, alle tante altre specialistiche già attive a pieno ritmo nel Poliambulatorio. A questo punto, per completare l’offerta di assistenza specialistica, restano da attivare gli ambulatori di otorinolaringoiatria e chirurgia. Da rimarcare, poi, che per quanto riguarda l’ambulatorio di ecografia, da parecchio tempo il management aziendale ha assegnato le ore di funzionamento, ma s’è dimenticato di nominare il personale addetto. Non dovrebbe succedere, ma succede. Peraltro, l’Asp continua a trascurare alla grande la manutenzione dell’intera struttura ospedaliera e a non prendere in considerazione l’esiguità del personale che opera negli uffici. In particolare, fatica a fronteggiare il carico di lavoro l’unico addetto allo sportello pagamento ticket e prenotazioni, mentre il funzionamento dei servizi di esenzione ticket per reddito, scelta e revoche, legge 8/99, rilascio tessere sanitarie per l’intero comprensorio (25mila abitanti), e a volte anche per l’area di Tropea, resta affidato alla serietà professionale di una sola dipendente.