CORIGLIANO CALABRO, IL PREMIO KIWANIS “WE BUILD 2012” ASSEGNATO ALLO SCULTORE MICHELE ZAPPINO. La Calabria non è solo cronaca nera.

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La Calabria non è solo cronaca nera. La stragrande maggioranza dei suoi abitanti lavora in silenzio e in umiltà contribuendo ad esportare un’immagine positiva della propria terra. E proprio tra chi lavora onestamente il Kiwanis international “Divisione Calabria 1” è andato a scovare il vincitore del premio “We Build 2012” giunto quest’anno alla sua diciottesima edizione. Il riconoscimento mira a dare giusto riconoscimento all’impegno di quanti intendono onorare col sudore del lavoro onesto la propria terra. Sarà consegnato stasera alle 18,30 nei locali del “Salice club Resort” di Corigliano Calabro. Per il Vibonese, il presidente del Kiwanis cittadino, Antonio Mignolo, ha individuato come destinatario del premio lo scultore Michele Zappino, artista affermatosi nel campo della sperimentazione scultorea da sempre impegnato con tenacia e intraprendenza nella realizzazione di opere di grande successo. Organizzatore di mostre di prestigio in Italia e all’estero, ha sempre riscosso notevoli consensi da parte della critica. Tra i suoi lavori più noti vanno annotati i portali in bronzo della Cattedrale di Mileto, i monumenti di Padre Pio realizzati, oltre che in città, anche a Tropea. Di notevole spessore anche la consistente produzione di sculture di atelier tra cui: le Ballerine, le Ragazze, gli Amanti, i Ritratti e altre ancora. Un riconoscimento meritato che va ad aggiungersi ai tanti altri già in bacheca, ma che assume particolare significato proprio in virtù della motivazione che l’accompagna. Peraltro, il nome di Michele Zappino viene fuori da una rosa di candidati tutti meritevoli di essere presi in considerazione per l’assegnazione del “We Build 2012”. Gli esclusi, naturalmente, potranno tranquillamente rientrare in gioco nella prossima edizione. Il Premio, nato nel 1994, ha come obiettivo prioritario quello di far conoscere una Calabria che <non vuole vivere nel fatalismo e nella rassegnazione – afferma il presidente Mignolo – ma che crede in se stessa e punta ad essere il soggetto attivo del proprio sviluppo esaltando coloro che lavorano e producono anche tra mille difficoltà>.

Pino BrosioAuthor

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