PROVINCIA, VALENZISI E CITTON: “il centro-sinistra deve guardare ai suoi errori per aprire una nuova fase che dia speranza”.

Tempo di Lettura:3 minuti

Olimpia Rosa Valenzisi, assessore provinciale. Barbara Citton, consigliere provinciale. L’una e l’altra bandiere sventolanti di Sinistra, ecologia e libertà. Vite fatte per la politica. Con passione, con la forza delle idee. Non stanno a crogiolarsi al sole ora che l’ultima tornata elettorale ha riportato alla luce un centro-sinistra meno smunto del solito. In Provincia e in giro per lo Stivale. A loro avviso è proprio nel momento del cin-cin che bisogna lasciar sfumare gli entusiasmi per fare spazio a <una riflessione seria> perchè <all’orizzonte – suggerisce la saggezza in rosa – si affacciano minacciosi nuvoloni plumbei di sfiducia e di rigetto della politica>. C’è poco, quindi, da trastullarsi perchè <il distacco dalla politica di tante persone già lo si avverte anche qui da noi – ammoniscono Barbara e Olimpia – la crisi economica falcidia le nostre imprese, le nostre attività commerciali, la nostra agricoltura>. Il tutto senza trascurare il fatto che <i segnali che arrivano per la prossima stagione turistica sono improntati al pessimismo e alla rassegnazione. I dati sulla disoccupazione sono allarmanti e in forte crescita. Il debole tessuto economico, sociale, culturale, è in profonda agonia>. Le due “colonne” di Sel sgranano un rosario di elementi che non fa dormire sonni tranquilli perchè <il distacco economico tra ricchi e ceti medi e popolari – sottolineano – si va sempre più allargando creando un fenomeno di nuove povertà. L’azione del governo Monti è stata forte verso i ceti deboli e debole verso i ceti forti. Non si è avuta nessuna attenzione per il Sud e per la Calabria che sono stati completamente dimenticati>. A tutto questo si aggiunga che <la nostra regione sconta anche l’azione di un governo fallimentare e incapace> e che <il governatore Scopelliti è bravo solo a lanciare proclami e a marcare un ruolo presidenzialistico, mentre la sostanza è fatta di vecchi metodi politici basati sul clientelismo e l’affarismo>. E il cerchio si chiude. Altro che cin-cin a oltranza! Per le esponenti di Sel non c’è tempo per giochi e giochini interni ai partiti e tra partiti. Oggi più che mai <servirebbe – dicono – un centro-sinistra capace di imprimere un’azione unitaria e di elaborare idee e contenuti nuovi>, mentre, in realtà, <siamo ancora in una fase di intontimento>, in <una situazione di stallo in attesa del rush finale per le elezioni politiche>. E il peggio deve ancora arrivare perchè <lo scioglimento prossimo delle amministrazioni provinciali – evidenziano Valenzisi e Citton – la crisi economica dei comuni, ha ingenerato sfiducia e rassegnazione. Si vive alla giornata facendo spesso i conti con le difficoltà di bilancio e di liquidità>. In più <il dialogo politico tra i partiti del centro-sinistra è inesistente. Gli stessi partiti vivono una fase di richiusura e di rinsecchimento>. Le decisioni non scaturiscono dalla dialettica interna, dal confronto e dallo scontro tra le diverse correnti, ma <vengono assunte – ribadiscono le donne di Sel – in altri livelli e decidono per tutti poche persone>. Uno schiaffo alla democrazia non scevro di conseguenze e che dà linfa all’antipolitica perchè affiora sempre di più <l’incapacità di dialogare con i cittadini, con chi lavora, con chi ha delle problematicità>. Per i partiti, secondo Citton e Valenzisi, una sola è la strada da percorrere: devono riprendere a fare politica, lanciare idee e proposte per il futuro della nostra provincia, confrontarsi realmente con la gente e con l’opinione pubblica. In altre parole, devono <pensare di meno al potere, al controllo delle tessere, alla alleanze interne e trasversali, e pensare di più ad aprire porte e finestre per far entrare gente nuova>. Gli errori commessi sino ad oggi consegnano alla cittadinanza <in crisi profonda> e costretta <a fare i conti ancora con la carenza di servizi basilari come quello dell’acqua, dei rifiuti, dei servizi sociali>. In tutto questo ha grande responsabilità il centro-destra, ma <il centro-sinistra – concludono le due esponenti di Sel – deve guardare ai suoi errori, ai suoi limiti, per aprire una nuova fase che dia una speranza a questa città>. Come? Dando il via ad una fase di analisi critica e autocritica, convocando <gli stati generali> di un partito <finalmente libero dai vecchi vizi che consenta di costruire su nuove basi il futuro del nostro Paese>. 

Pino BrosioAuthor

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *