NEL VENTENNALE DELLE STRAGI DI CAPACI E VIA D’AMELIO, una giornata nel segno della giustizia e della memoria.

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Nel ventennale delle stragi di Capaci – a cadere furono Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro – e via D’Amelio – qui, oltre a Paolo Borsellino persero la vita gli agenti Emanuela Loi, Walter Eddie Cosina, Agostino Catalano, Claudio Traina e Vincenzo Li Muli – nonché a pochi giorni dall’attentato di Brindisi che è costato la vita alla sedicenne Melissa Bassi, Snav Lazio e Snav Toscana, le due “Navi della legalità”, approdano a Palermo. A bordo oltre quattromila studenti provenienti da ogni angolo della Penisola. Assieme a loro viaggiano il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, il sottosegretario Marco Rossi Doria. Ci sono anche don Luigi Ciotti fondatore dell’associazione nazionale antimafia Libera, nonché i figli delle vittime di mafia. A rappresentare la scuola vibonese ci sono Franca Falduto, responsabile del Coordinamento regionale della Consulta degli studenti, e Immacolata Corso, presidente della Consulta degli studenti. Hanno tutti un unico obiettivo: rinnovare ancora una volta il fermo “no” ad ogni forma di violenza. Il mare forza 9 durante la traversata e la pioggia che accompagna la carovana per tutta la giornata non bloccano le iniziative programmate in più angoli della capoluogo siciliano. In particolare, nell’aula bunker dell’Ucciardone echeggiano testimonianze che scuotono le coscienze. Acquistano particolare significato le parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a parere del quale il 2012 è un anniversario importante perchè <gli orribili fatti della vigilia, la barbara aggressione alle ragazze di Brindisi hanno reso ancora più prezioso l’insegnamento e l’esempio di Giovanni Falcone>. Franca Falduto e Immacolata Corso rientrano in città portandosi dietro <il ricordo di una giornata vissuta nel segno della giustizia e della memoria da intendersi come ricordo di un passato che non vuole vendetta, ma ha bisogno del coraggio del presente per trovare il suo riscatto>.


Pino BrosioAuthor

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