RISCRIVERE E RICONSIDERARE IL RUOLO DEI PARTITI. Il segretario provinciale dell’UDC Massara: “recuperare l’etica come valore essenziale della vita politica e sociale”.

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La seconda Repubblica non s’è rivelata migliore della prima e la crisi economica in corso non sta facendo altro che mettere a nudo i limiti di un modo di fare politica inadeguato alle esigenze e , tutto sommato, alla base dell’attuale momento di enorme difficoltà sociale. Difficoltà che si può superare individuando la strada più facile da percorrere <per riscrivere e riconsiderare il ruolo dei partiti>. Occorre, in altre parole, <recuperare l’etica come valore essenziale della vita politica e sociale>, come strumento irrinunciabile, elemento guida per quanti sono impegnati a spendere quotidianamente energie per garantire alla collettività un accettabile livello della qualità della vita. A riflettere in questi termini è Iconio Massara, segretario provinciale dell’Udc al quale non sfugge <il gravissimo scollamento sociale che oggi si respira tra società e politica, ma, soprattutto, rispetto ai partiti politici che ne sono l’espressione>. La gravissima crisi del sistema italiano <induce oggi a pensare – afferma Massara – quale possa e debba essere un modello nuovo di costruzione di un sistema politico serio e credibile, al quale, le vicende della Margherita e della Lega Nord e dell’uso assolutamente distorto dei rimborsi elettorali ha inferto il colpo di grazia>. Basterebbe, appunto, partire proprio da un diverso modo di gestire i rimborsi elettorali per consentire alla politica di riappacificarsi con il territorio e con i cittadini, portandoli all’essenziale per garantire sopravvivenza e democrazia, senza poter neppure indurre alla tentazione degli sfarzi illeciti e delle ruberie>. Facile a dirsi, difficile a farsi perchè <a dover decidere sui privilegi – sostiene il responsabile provinciale dell’Udc – sono gli stessi che li detengono e, quindi, diventa difficile essere lucidi e seri, e viene così di fatto minata l’intera credibilità sociale di una classe politica>. Così facendo, però, <cresce l’antipolitica – continua – quella spicciola e puerile che crea l’illusione di poter costruire un modello di Stato e di governo senza quegli strumenti essenziali di democrazia che sono i partiti>. Allora c’è un solo modo per arginare il malcontento e non può che essere quello <di ripartire – spiega Massara – dalle cenere di valori ideali che, attualizzati oggi ad una società che è lontana anni luce da quella di qualche anno addietro, sappiano e possano rappresentare una politica nuova e diversa che riesca a mettere i bisogni al centro della scena politica>. Rinnovamento, quindi, ma <non inteso in senso anagrafico – aggiunge – e neppure nuovismo fatto di parole>, bensì basato su <onestà, etica ed enorme sacrificio, personale, familiare e lavorativo>. L’obiettivo <si può raggiungere – conclude Massara – solo allargando la platea dei soggetti che si occupano di politica, consentendo l’ingresso ed incoraggiando tutti quelli che vedono l’etica come valore essenziale della partecipazione alla politica ed alla vita dei partiti>.

Pino BrosioAuthor

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