L’UFFICIO TECNICO COMUNALE HA PUBBLICATO I NOMI DEI TECNICI PER IL PSC: intanto si avvicina sempre di più la data di scadenza del 19 giugno.

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 L’Ufficio tecnico comunale ha pubblicato i nomi delle figure specialistiche che dovranno operare a supporto del tecnico incaricato di redigere il Piano strutturale comunale e che l’apposita commissione ha piazzato in cima alle varie graduatorie. Gli incarichi sono stati assegnati a Massimiliano Figliuzzi, agronomo di Vibo Valentia; Teodoro Aldo Battaglia, geologo di Soverato, e Pasquale Bonaccorso, urbanista di Palmi. Le nomine arrivano a quasi un anno dall’emanazione della delibera con cui la Commissione straordinaria affidava al geometra comunale Natale Ienuso, responsabile unico del procedimento, l’incarico di espletare tutte le procedure per la selezione delle figure che dovranno collaborare con l’ing. Francesco Parisi, tecnico incaricato di redigere il Piano strutturale comunale (Psc) ed il Regolamento edilizio (Reu). Dopo mesi di silenzio, in sostanza, qualcosa si rimette in movimento. Il ritardo accumulato nell’affrontare le varie fasi del Psc rispetto alla scadenza dei termini (19 giugno 2012) sembra, però, davvero notevole e l’ipotesi della nomina del commissario ad acta non appare poi tanto infondata. Naturalmente, dovesse verificarsi un fatto del genere qualcuno dovrà pure assumersi delle responsabilità perchè la città verrebbe a trovarsi di fronte all’ennesimo inadempimento a danno del territorio. Rimane, peraltro, da sottolineare il fatto che il bando per la selezione delle figure specialistiche e l’attribuzione degli incarichi inerenti il Psc erano stati, a suo tempo, contestati dall’Ordine provinciale degli architetti. Il presidente Fabio Foti aveva manifestato forti perplessità sulla legittimità degli atti interessando della vicenda i competenti organi di vigilanza. Va da sé che se i dubbi manifestati dal responsabile dell’Ordine degli architetti dovessero risultare fondati sull’iter del Psc potrebbero addensarsi altre ombre. Il prefetto in pensione Marcello Palmieri, responsabile della commissione straordinaria che gestisce l’ente comunale dall’agosto del 2010, ostenta ottimismo, ma il fatto che le figure specialistiche siano state appena selezionate e, quindi, debbano ancora prendere atto della situazione esistente, non fa altro che avvolorare la preoccupazione sulle sorti del Psc. La legge regionale prevede, peraltro, nella stesura del documento urbanistico, il convolgimento delle parti sociali. In città, sino ad oggi, nessuna categoria sarebbe mai stata chiamata in causa. La stessa Conferenza di pianificazione prevista dalla legge e ancora da attivare, dovrebbe rimanere aperta 90 giorni. Quanto basta per andare abbondantemente oltre il termine del 19 giugno. In ogni caso, la mancata approvazione del Psc finirebbe col penalizzare ancora di più lo sviluppo del territorio. Ostacolerebbe pesantemente, tanto per citare un problema che sta a cuore all’intera collettività, la realizzazione del porto turistico-pechereccio il cui iter, attualmente bloccato, sembrava essersi rimesso in moto in termini concreti. La mancata individuazione dell’area, infatti, potrebbe non consentire di fare ulteriori passi avanti alle procedure burocratiche che dovranno accompagnare la costruzione dell’importante opera. <Il silenzio che sino ad oggi ha interessato la redazione del Psc – afferma Domenico Pagano, dirigente del comitato “Nicotera viva” – comincia a preoccuparci. Abbiamo sollecitato ripetutamente iniziative mirate ad informare e coinvolgere la cittadinanza, ma sembra sia stata scelta la strada del riserbo assoluto, una strategia che cozza pesantemente contro lo spirito della legge regionale riguardante il Psc>. Stando così le cose <e atteso – prosegue Pagano – che si stanno accumulando ritardi anche su altre problematiche che interessano la collettività sarà cura del comitato avviare iniziative per mettere a nudo ogni eventuale carenza nella gestione dell’ente>. Nel mirino del dirigente di “Nicotera viva” c’è, in particolare, la questione relativa alla depurazione. Ci sono da collettare le fogne di Preitoni e Comerconi, ma c’è soprattutto da operare con la massima tempestività per il potenziamento delle pompe di sollevamento lungo la condotta che porta i liquami al mega depuratore di Gioia Tauro. La gara per l’appalto dei lavori è andata deserta. Probabilmente occorrerà rifarla e l’estate è alle porte. Si farà in tempo?

Pino BrosioAuthor

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