PROVINCIA, MISTERO SULLE DIMISSIONI DELL’ASSESSORE MIRABELLO: a squarciare il velo di silenzio le dichiarazioni del consigliere La Torre.

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Mistero attorno alle dimissioni dell’assessore provinciale Michelangelo Mirabello. Lo stesso le aveva annunciate nel corso di una riunione del Partito democratico precisando la volontà di rassegnarle nelle mani tanto del presidente della Provincia Francesco De Nisi che del commissario regionale del suo partito, D’Attorre. A cercare di squarciare il velo di silenzio che ha fatto seguito all’annuncio ci pensa il consigliere provinciale Gianfranco La Torre <non perchè mi interessi – afferma – entrare nei problemi degli altri partiti, ma per il semplice fatto che, investendo il gesto dell’assessore Mirabello un’amministrazione della quale faccio parte, ritengo sia mio dovere avere contezza della situazione>. Le dimissioni di Mirabello, in realtà, se confermate, potrebbero aprire scenari nuovi a palazzo Bitonto, sede dell’ente provinciale, perchè <si aprirebbe – continua La Torre – un problema di continuità, stabilità ed efficienza amministrativa all’nterno di una Giunta che già è incompleta dopo che il dimissionario assessore Pistininzi non è stato sostituito>. A incuriosire il consigliere provinciale d’opposizione è il fatto <alle 14 di lunedi’ pomeriggio, orario di chiusura degli uffici provinciali – sottolinea – a quattro giorni dal fragoroso annuncio, le misteriose dimissioni di Mirabello non erano state ancora protocollate>. Insomma, La Torre la curiosità di sapere come sia andata a finire la questione non la nasconde anche perchè <politicamente – dice – ognuno puo’ trarre le conclusioni che vuole (bluff? poltronite? gioco delle parti?), ma a me interessa così come penso interessi anche ai cittadini di questa provincia sapere se alla Provincia esiste ancora un assessore al Mercato del lavoro di nome Mirabello>. Interrogativo legittimo, al quale qualcuno dovrà pur pensare a dare una risposta possibilmente in tempi brevi. D’altra parte, tanto De Nisi che il commissario regionale D’Attore non dovrebbero avere interesse alcuno – sempre se Mirabello conferma le dimissioni – a tirare per le lunghe una questione che non torna utile né alla solidità della giunta provinciale né alla causa del Pd.

Pino BrosioAuthor

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