GALLERIA JOPPOLO-COCCORINO: si allungano i tempi per il completamento dell’opera.

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Tempi lunghi per la galleria Joppolo–Coccorino. I lavori sono fermi al febbraio 2011, al momento in cui, cioè, l’allora sindaco di Joppolo, Salvatore Vecchio, si rifiutò di autorizzare la ditta che eseguiva i lavori ad utilizzare 80mila chili di esplosivo per il traforo della montagna. Decisione dettata dalla necessità che venissero eseguiti studi in grado di stabilire che l’uso della dinamite non avrebbe determinato rischi di frana per la strada panoramica, per l’intero costone e per la sottostante galleria ferroviaria. Non essendo pervenuta al Comune la documentazione richiesta il cantiere si fermava. Non cambiava nulla neppure con l’arrivo alla guida del paese del sindaco Giuseppe Dato che confermava la linea prudente adottata dal suo predecessore. Prevedere gli sviluppi della delicata situazione non è facile. Sicuramente i tempi per la realizzazione dell’opera appaiono destinati ad allungarsi. A complicare il tutto è intervenuta anche una misura interdittiva antimafia a carico della società messinese che doveva eseguire i lavori e che va ora sostituita. Compito questo che spetta alla ditta capogruppo dell’appalto ossia all’impresa Vincenzo Restuccia di Rombiolo. Voci di corridoio danno già per protocollata la comunicazione alla Provincia dell’avvenuta revoca dell’incarico alla “Demoter” di Messina e della contestuale sostituzione con altra impresa. Naturalmente, sulla ditta subentrante l’ente provinciale dovrà espletare le procedure di rito ivi compresa la richiesta della documentazione antimafia, atto questo che potrebbe comportare lunghi periodi d’attesa. Avuta la documentazione, la Provincia dovrà provvedere a commissionare una perizia geologica ritenuta indispensabile per lo sblocco dei lavori. La lungaggine dell’iter burocratico e lo slittamento del termine previsto per la costruzione del traforo sta alimentando il disappunto dei cittadini di Joppolo e Coccorino che vedono profilarsi all’orizzonte altri periodi di disagio per la possibile interruzione della circolazione veicolare specialmente nel periodo invernale. Aspetto negativo al quale va ad aggiungersi il danno economico creato dalla difficoltà dei turisti a raggiungere il comprensorio di Capo Vaticano. Senza contare la scontento di studenti, cittadini e lavoratori che ogni giorno per raggiungere Tropea devono percorrere una strada in forte pendio e con carreggiata alquanto ridotta.

Pino BrosioAuthor

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