CENTINAIA I FEDELI CHE SI STRINGONO ATTORNO AL LORO PASTORE: mons. Luigi Renzo “sono qui per incoraggiare il cammino della speranza”

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Quando, alle 17 in punto, davanti alla scalinata della chiesetta della Santa Croce si ferma l’auto con a bordo il vescovo mons. Luigi Renzo, ad attenderlo c’è gia tantissima gente. Un’accoglienza calorosa per una visita pastorale che non avveniva da tempo. Un incontro con l’intera comunità per una riflessione comune e per lanciare un messaggio di speranza perchè, quando l’aggrovigliarsi dei problemi rischia di far smarrire la via del bene, il vescovo non può che stare accanto ai fedeli>. E i fedeli, a centinaia, si stringono attorno al loro pastore. Il momento è solenne e gioioso nello stesso tempo. Il corteo si muove lungo la via Foschea, attraversa piazza Cavour e si dirige verso la cattedrale dell’Assunta. Sulla scia di mons. Renzo si notano una ventina di parroci provenienti dall’intero comprensorio. Ci sono anche in rappresentanza del Comune, la componente della commissione straordinaria Angela Diano e l’ing. Francesco Fazzolari. Presenti anche il luogotenente Raffaele Castelli, comandante della caserma di Nicotera, il maresciallo Antonio Spampinato, responsabile del comando stazione di Nicotera Marina, nonché il maresciallo della Guardia di finanza Francesco Mangari, comandante della brigata di Nicotera Marina. In cattedrale il colpo d’occhio è eccezionale. Inizia la concelebrazione. A rivolgere al vescovo il saluto della collettività è il parroco della cattedrale don Francesco Vardè. Parole le sue che guardano al passato senza perdere di vista presente e futuro. Ricorda, in particolare, come Nicotera sia il comune più antico della diocesi; ne rievoca i fasti; si sofferma sul significato della visita pastorale. Poi l’omelia di mons. Luigi Renzo. Le sue parole mettono al centro l’amore, la sua forza e la sua capacità di unire. L’amore come elemento trainante della fede, come simbolo dell’unità della Chiesa chiamata a <non emulare la società civile> e le sue mille sfaccettature. A conclusione della santa messa, mons. Renzo non si sottrae all’incontro con i giornalisti, ricorda i tanti anni di collaborazione con la “Gazzetta del Sud”, quindi torna al significato della sua presenza in città. <E’ un momento importante per la comunità – esordisce – e il vescovo è qui a confermare la fede, correggere eventuali devianze e incoraggiare il cammino della speranza perchè siamo chiamati – prosegue – ad essere fermento vivo nella società di oggi che necessità di unità e non di divisioni>. In effetti, una visita pastorale in città non si ricorda da tempo e anche per questo <viviamo un momento bello – sottolinea il vescovo – che ci serve per ascoltare la gente e portare un messaggio di speranza nel corso di un incontro che non è fugace, ma prolungato per più giorni>. Mons. Renzo è convinto che Nicotera, per la sua storia e per essere uno dei centri più grossi della diocesi, possa e debba svolgere un ruolo guida <non solo dal punto di vista religioso, ma anche civile adoperandosi per recuperare la sua identità e liberarsi dalla delinquenza> perchè il suo livello culturale la proietta verso traguardi diversi. Un aspetto questo caro anche a don Francesco Vardè perchè <da cristiano – afferma – sono “condannato” a credere e sperare che, col contributo di tutti, la città ritorni agli antichi splendori>. Il vescovo ieri sera ha incontrato i giovani. Stamattina dopo la concelebrazione in cattedrale (ore 10) il saluto alle famiglie e di pomeriggio (ore 16) incontro con i ragazzi dell’oratorio don Staropoli. 

Pino BrosioAuthor

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