TOLLERANZA ZERO PER I BRACCONIERI DEL MARE: una motovedetta sarà a Nicotera tutti i giorni.

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Il capitano di fregata Paolo Marzio, comandante della Capitaneria di porto di Vibo Marina, non ha dubbi: la pesca abusiva deve finire e nei confronti di quanti riterranno di dover continuare ad operare al di fuori delle regole scatteranno sanzioni pesanti. Tolleranza zero, quindi, per i “bracconieri del mare”, per i pescatori, cioè, che sprovvisti di autorizzazione, scorazzano lungo il litorale utilizzando sistemi di pesca non conformi alla normativa vigente. Diverso, invece, l’atteggiamento nei confronti di quanti vorranno imboccare il percorso della legalità. Gli uffici della Capitaneria saranno a loro completa disposizione e li guideranno in tutti i passaggi da fare per arrivare a mettersi in regola. Bastone e carota. Una strategia che il comandante Marzio ha spiegato ieri mattina nel corso di un incontro tenutosi nella sala riunioni della Capitaneria di Vibo Marina ed al quale hanno preso parte il portavoce dei pescatori, Carmelo Staropoli, e il presidente della Lega navale Biagio D’Ambrosio, nonché il tenente di vascello Agazio Tedesco. Un confronto sereno e utile per mettere sul tavolo tutti gli aspetti di un problema di estrema delicatezza e di non facile soluzione. Sono in gioco le sorti di decine di famiglie che nell’attività peschereccia trovano l’unica fonte di sostentamento e, nello stesso tempo, è in gioco la sopravvivenza della marineria nicoterese il cui approccio con le regole, non esente da costi, trova un grosso ostacolo proprio nell’impossibilità dei pescatori di affrontare spese di qualsiasi entità. Il messaggio lanciato dal comandante Marzio è, però, chiaro. <E’ storicamente dimostrato – ha affermato – che la Capitaneria è sempre vicina a chi nel mare trova l’unico fattore di vita. L’attività di controllo scattata a Nicotera non è stata rivolta contro persone sprovviste di licenza, ma contro tecniche di pesca non consentite neppure ai pescatori di professione. La pesca abusiva alle specie vietate non è permessa a nessuno e ogni violazione non si potrà sanare mai. Peraltro, sono state sequestrate reti che non può avere nessuno perchè vietate da almeno dieci anni>. A scatenare l’operazione della Capitaneria sarebbe stata l’eccessiva presenza sul mercato di neonata <la cui pesca – ha ribadito il capitano di fregata – è assolutamente vietata al pari di quella dello “spadino”> perchè compromette gli equilibri della fauna ed ogni possibile fonte di reddito futuro. In questo caso la Capitaneria non può stare a guardare, anzi <i controlli – ha rimarcato il responsabile della Capitaneria di Vibo Marina – aumenteranno. Una motovedetta sarà nel mare di Nicotera tutti i giorni e non ci sarà alcuna tolleranza, anche a tutela delle future generazioni>. L’obiettivo della Capitaneria, in altre parole, <non è quello di stroncare l’attività dei pescatori non autorizzati – ha proseguito Marzio – bensì quello di far sparire i “bracconieri del mare”, cioè gli abusivi che operano in totale sfregio di tutta la normativa vigente>. Il comandante, comunque, pur non dimostrandosi insensibile ai problemi sollevati da Biagio D’Ambrosio e Carmelo Staropoli e mirati ad evidenziare le difficoltà esistenziali della marineria nicoterese, ha manifestato la ferma volontà di tutelare gli interessi dei pescatori in regola <la cui attività è a rischio chiusura – ha sottolineato – perchè gli abusivi invadono il mercato con una sorta di concorrenza sleale>. Ora la parola passa ai pescatori.

Pino BrosioAuthor

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