FLI: TINO MAZZITELLI CONTRO IL GOVERNATORE SCOPELLITI. Smantellata la sanità vibonese.

Tempo di Lettura:2 minuti

Sanità vibonese ridotta al lumicino e la responsabilità di tanto sfascio non può che essere attribuita <ad uno stuolo di timonieri, tecnici e politici non all’altezza del ruolo loro affidato>, nonché al governatore Giuseppe Scopelliti che ha operato <con la correità degli esponenti pidiellini vibonesi> con in testa il senatore Francesco Bevilacqua ed il consigliere regionale Nazzareno Salerno. L’uno e l’altro, di fronte a un contributo di 14 milioni assegnato dalla Regione all’Asp, si stanno affannando ad accampare meriti ed a ritagliarsi spazi <nell’immane impresa del salvataggio della sanità> e non tengono in alcun conto né il peso <dei misfatti perpetrati nella sanità considerata da entrambi solo pascolo elettorale> né il gravare sulla loro coscienza <del peso del moccolo che hanno dovuto reggere al governatore>. Parole dure, frecce velenose che partono dall’arco di Tino Mazzitelli, coordinatore provinciale di “Futuro e Libertà per l’Italia”, e vanno a conficcarsi su “bersagli”, a suo parere, ben individuati. “Bersagli” che di fronte a 14 milioni di euro hanno esultato senza aspettare la loro <messa in conto capitale> e senza chiedersi <se l’Asp, beneficiaria di parte del contributo avrà o meno un ruolo di connettore> o almeno <la percezione della dimensione degli obiettivi da raggiungere – continua Mazzitelli – atteso che ormai la sanità vibonese è stata smantellata in primis da questi due politici che non si sono mai risparmiati di coadiuvare il governatore Scopelliti nell’operazione di demolizione della sanità calabrese>. E per dare un’idea dell’entità dei provvedimenti adottati per “riorganizzare” la sanità vibonese, il coordinatore di Fli cita una serie di documenti tra cui la delibera n. 1682 dello scorso 29.12.2011 emanata dalla commissione straordinaria dell’Asp che, di fatto: ridimensiona l’ospedale “Jazzolino” lasciandolo con soli 141 posti letto ossia il 50% in meno rispetto agli standards sanitari, riduece a soli 32 posti letto l’ospedale di Tropea a fronte dei 60 previsti per gli ospedali generali per acuti, serra i cancelli dell’ospedale di Soriano trasformato in poliambulatorio distrettuale e smantella l’ospedale di Serra San Bruno lasciato con soli 18 posti letto. Ma c’è dell’altro. <Tutte le branche specialistiche – insiste Mazzitelli – già dislocate nei presidi ospedalieri periferici chiudono battenti e non erogano più prestazioni ambulatoriali costringendo i pazienti a ricorrere a strutture e a moduli a carattere privatistico con grande dispendio di risorse economiche per l’Asp, nonché di tempi e di sacrifici per gli stessi pazienti e per i loro familiari>. La mannaia dei tagli devasta soprattutto la sanità perifirica con riferimento a Tropea dove <spariscono – sottolinea l’ex sindaco di Zungri – le unità operative di cardiologia, oculistica, dermatologia, otorinolaringoiatria, gastroenterologia ed endoscopia digestiva>. E cosa ancora più grave <l’oncologia – prosegue Mazzitelli – viene assemblata con 4 posti letto in day hospital alla medicina generale attraverso un provvedimento del tutto inficiato di illegittimità in quanto le due branche non sono né simili né equipollenti>. Sarebbe interessante sapere, infatti <in casi di gravi evenienze a danno del malato oncologico – aggiunge l’esponente di Fli – che comportano ripercussioni d’ordine medico-legale chi dovrà rispondere nel merito, l’oncologo o il medico di medicina generale?>. Di fronte ad un quadro del genere <a cosa servono – si chiede Mazzitelli – 14 milioni di euro?>. La verità è che <visto l’andazzo che ormai caratterizza il Pdl – conclude – è lecito supporre che ad avvantaggiarsi sia solo qualche comitato d’affari esperto negli intrecci polito-affaristici che ormai fanno parte integrante del bagaglio e del patrimonio etico e politico del Pdl stesso>.

Pino BrosioAuthor

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *