“FRONTE COMUNE”: esterrefatti per il contenuto della relazione allegata alla proposta di proroga presentata dal ministro dell’Interno

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Vincenzo Comerci
Vincenzo Comerci

Il prossimo 27 gennaio il Consiglio di Stato porrà fine all’incertezza di questi giorni emettendo la sentenza definitiva sul ricorso presentato dall’ex sindaco Salvatore Reggio e da gran parte dei consiglieri. Sia che a palazzo Convento rimanga la commissione straordinaria sia che ritorni l’ex primo cittadino c’è un solo dato che non potrà essere modificato: il periodo del ritorno alle urne per l’elezione di una nuova compagine amministrativa da parte dei cittadini. Comunque vadano le cose, infatti, essendo stata abolita la tornata elettorale di novembre riservata ai comuni sciolti per mafia, si tornerà alle urne nella primavera del 2013. Intanto sui sei mesi di proroga concessi alla commissione straordinaria trova da ridire Vincenzo Comerci, coordinatore dell’associazione culturale “Fronte Comune”. Una proroga, a suo parere, di questi tempi non si nega a nessuno <ma colpisce e lascia esterrefatti – sostiene – non solo il contenuto della relazione allegata alla proposta di proroga presentata dal ministro dell’Interno, ma anche e soprattutto quanto riportato il relazione alla riscossione dei tributi che i cittadini hanno versato, chi sa con quanti sacrifici, alla società incaricata dall’ente per circa 6 milioni di euro e che la stessa sin dal 2004 non ha rendicontato né versato nelle casse del Comune>. Ed è pure <sbalorditivo – prosegue Comerci – che un Comune come quello di Nicotera che non è mai vissuto nell’oro, attraversi un periodo così lungo senza che la società versi quanto dovuto>. Eppure <il capitolato d’appalto – sottolinea ancora – impegnava la società a versare quanto incassato entro la prima decade del mese successivo>. Ma il responsabile di “Fronte Comune” va avanti nelle sue riflessioni e affonda i colpi senza timore asserendo che <il periodo interessato comprende anche il lasso di tempo, dall’agosto 2005 alla primavera del 2008, nel quale il Comune era amministrato da una commissione straordinaria>. In ogni caso <noi non siamo – insiste Comerci – tra quelli che, pare, abbiano chiesto, così come riportato nella relazione sopra citata, il perdurare dell’amministrazione straordinaria, perché siamo convinti che ogni comunità debba essere arbitra del proprio destino ed anche perchè non riconosciamo neanche alla commissione straordinaria poteri taumaturgici>. Dovesse permanere l’attuale situazione <la commissione farà bene a focalizzare l’attenzione e l’impegno sul problema mare, sul prosieguo della pratica per la realizzazione del porto turistico peschereccio ed, in ultimo, sul problema sicurezza>.

Pino BrosioAuthor

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