“Non siamo bestie senz’anima e senza diritti”. Aule deserte all’Achille Russo

Tempo di Lettura:2 minuti

Gli studenti dell’Istituto tecnico industriale “Achille Russo” continua a disertare le lezioni per il mancato funzionamento dell’impianto di riscaldamento, ma quanto prima potrebbero cambiare “strategia”. Nell’odierna mattinata gli studenti si riuniranno per decidere l’eventuale occupazione dell’Istituto e della Provincia. Un “progetto” che il dirigente scolastico Antonio Fiumara, la vicepreside Domenica Rodolico e tutti i docenti stanno cercando di scoraggiare, ma che potrebbe andare a compimento se gli interventi mirati ad eliminare le carenze lamentate dovessero tardare ancora. Il dirigente scolastico, peraltro, continua, con telefonate e fax all’ente provinciale, a caldeggiare l’allaccio dell’impianto di riscaldamento alla rete del metano che passa a pochi metri dall’edificio. I tempi burocratici, a quanto pare, non coincidono con le esigenze immediate degli studenti che continuano con determinazione la protesta all’insegna dello slogan “Non siamo bestie senz’anima e senza diritti”. Slogan trascritto su un vistoso telo bianco, appeso alla rete di recinzione dell’istituto ed esposto all’attenzione dell’opinione pubblica. Sullo stato di disagio dell’Itis interviene anche Vincenzo Comerci, coordinatore all’associazione culturale “Fronte Comune”. <Parlare di riscaldamenti – afferma – in un edificio adibito ad istituto scolastico sembra anacronistico eppure di questo si tratta. Nell’Itis, nonostante il freddo pungente, l’impianto di riscaldamento non è funzionante e gli studenti sono costretti, loro malgrado, a disertare le lezioni. Non è accettabile che anche su questo la Provincia faccia flop>. Anche perchè non solo <non ci vuole grande capacità gestionale per predisporre per tempo tutto quello che necessità per mettere in funzione l’impianto di riscaldamento>, ma <non è possibile, non è umano, non è praticabile fare lezione, nei mesi freddi, senza riscaldare i locali dell’edificio per gli studenti ma anche per gli insegnanti ed il personale non docente>. Non è neppure giusto, a parere di Comerci, <che questo territorio non rappresentato in seno al consiglio provinciale così come in Giunta, venga spesso dimenticato>.

Fronte Comune” s’appella all’assessore provinciale al ramo per una rapida soluzione dei problemi dell’Itis anche perchè la gente <fa molta fatica – conclude – a credere nell’utilità delle Province se poi non si riesce a dare risposte a problematiche semplici>.

Pino BrosioAuthor

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *