IL MALTEMPO NON FERMA LA PROCESSIONE A MARE DELL’IMMACOLATA

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La Statua dell'Immacolata in mareLe condizioni meteomarine poco favorevoli non fermano i festeggiamenti in onore dell’Immacolata e non tengono lontano dall’arenile di Nicotera Marina la folla dei fedeli. Nonostante i continui spruzzi di pioggia, il vento che soffiava forte ed il mare agitato, la processione s’è tenuta regolarmente, prima per le vie del paese e poi lungo la battigia, nonostante le onde, schiantandosi sulla riva, costituissero un serio rischio per i pescatori che portavano sulle spalle la statua della Madonna. Immagini suggestive che hanno regalato forti emozioni alle migliaia di persone presenti sulla spiaggia. Sin dal primo mattino, le note della banda musicale hanno creato un clima di festa in tutta la Marina. Poi a poco a poco la gente s’è riversata tra le navate della chiesa dell’Immacolata. Sull’altare a celebrare la messa è salito il parroco don Nunzio Maccarone che durante l’omelia non ha mancato di sottolineare la grandezza del messaggio dell’Immacolata e di ricostruire, movendosi tra storia e leggenda, le vicende che hanno portato la sua statua ad arenarsi sul litorale di Nicotera Marina. Tra i marinai si racconta che, probabilmente all’inizio dell’Ottocento, una nave passando al largo di Nicotera Marina, venuta a trovarsi in grosse difficoltà per la violenza delle onde, al fine di evitare di affondare, gettò in mare il suo carico compresa una cassa all’interno della quale c’era la statua dell’Immacolta che ancora oggi viene venerata dai fedeli. Placatisi i marosi, la cassa si arenò sul litorale nicoterese; i pescatori la trovarono e la portarono in paese dove costruirono una piccola chiesa per ospitarla. Nel 1894, un terremoto distrusse la chiesa lasciando in piedi solo la statua dell’Immacolata. Uno sorta di miracolo che spinse mons. Lacquaniti a promuovere la costruzione dell’attuale chiesa con il contributo di tutto l’episcopato calabrese. Oggi, la chiesa dedicata alla Madonna continua ad essere il punto di riferimento per l’intera collettività che ogni anno, l’8 dicembre, si ritrova per rinnovare fede e tradizione. Ieri, appunto, tutto s’è ripetuto per come storia vuole. Verso le 11,30, il corteo ha lasciato la chiesa e, percorrendo le vie principale del paese ha raggiunto l’arenile dove al grido di “Viva Maria”, i marinai sono entrati in acqua portando sulle spalle la statua dell’Immacolata. Sotto un sole apparso all’improvviso, hanno percorso circa trecento metri prima di rientrare sul lungomare. Qui, don Nunzio Maccarone non ha potuto completare l’ultima parte del programma religioso con l’omelia finale in quanto, improvvisamente, le nuvole si sono riappropriate del cielo scaricando sulla folla un violento acquazzone e costringendo il corteo ad un frettoloso rientro in chiesa. Massiccia la presenza di mass media tra cui una troupe televisiva della Bbc.

Pino BrosioAuthor

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