La seduta dell’assemblea disertata dai consiglieri del gruppo autonomo. Reggio annuncia il rimpasto, tensione in Comune

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Palazzo ConventoTensione a Palazzo Convento per il rimpasto ormai alle porte nell’Amministrazione comunale. Ad annunciarlo è lo stesso sindaco Salvatore Reggio con una lettera inviata a tutti i consiglieri comunali e nella quale motiva il perchè della necessità di coinvolgere all’interno del gruppo consiliare «nuove energie e nuove esperienze».

Il documento si sofferma soprattutto sugli effetti negativi per l’immagine della città provocati dalla nascita del gruppo autonomo “Uniti per Nicotera” al quale avevano inizialmente aderito ben otto consiglieri. Soprattutto a loro il primo cittadino rimprovera non solo di aver sollevato critiche infondate su alcune nomine che sarebbero state fatte senza coinvolgere nessuno, ma anche di non aver saputo avanzare alcuna proposta e di non aver assunto iniziative.

Reggio definisce inaccettabile anche la proposta del gruppo autonomo di avere tre assessorati in caso di rimodulazione della Giunta comunale. In particolare, punta il dito contro gli assessori Domenico Valerioti e Gianluca Zamparelli asserendo che «non è possibile ricandidare ad assessore il consigliere Zamparelli per il degrado in cui è stata lasciata la frazione Marina per tutta la stagione estiva». E non è possibile confermare l’assessore Valerioti «per la sua assenza sui problemi del mare, della spiaggia, dei rifiuti e del decoro urbano». A lui Reggio rimprovera il fatto di essersene andato in vacanza in Grecia nei momenti di maggior bisogno.

Insomma, accuse pesanti per i due assessori aggravate anche dal fatto che entrambi avevano sottoscritto «un documento di contrarietà alla gestione dell’amministrazione» senza avvertire la necessità di rassegnare le dimissioni. Porte chiuse, dunque, per l’opposizione interna e rimpasto in dirittura d’arrivo. Ma gli assessori “defenestrati” non pare abbiano gradito le valutazioni del sindaco. Ieri pomeriggio, al consiglio comunale convocato per le 17 non s’è presentato, infatti, nessuno dei consiglieri “ribelli”. È una prima risposta ai provvedimenti che Reggio intende adottare? Per certo, il braccio di ferro è cominciato.

Pino BrosioAuthor

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