Saltano i collegamenti telefonici e il punto prelievi istituito dall’Asp per sopperire alla chiusura del laboratorio d’analisi va in tilt. Impossibile la trasmissione on line dei dati, impossibile fare analisi, inutili i prelievi. I disagi sono seri, mentre i cittadini si infuriano e meditano già di rilanciare con maggior forza la loro azione di protesta.
Per cinque ore, lunedì scorso, il direttore generale Rubens Curia, nel catino della sala consiliare strapiena di gente, s’era confrontato a viso aperto con l’assemblea popolare per spiegare la bontà del piano di interventi programmato per Nicotera, per cinque ore aveva tenuto duro di fronte ai mille appelli a rivedere le scelte fatte. «Il paziente prima offriva il suo braccio – aveva asserito il responsabile dell’Asp – ed ora non deve fare altro che continuare ad offrire il braccio. Per lui non cambia niente e i risultati delle analisi sono ancora più sicuri».
Col suo fare garbato e frutto di lunga esperienza sembrava quasi aver fatto breccia nella “corazza” dell’assemblea. Non aveva fatto i conti con Telecom e con le sue obsolete linee telefoniche. Con un inconveniente che a Nicotera è quasi una costante e che in futuro si ripeterà di certo. Il funzionamento del punto prelievi, in sostanza, torna prepotentemente alla ribalta e continua a tenere alto il malumore della cittadinanza.
Per due giorni – martedì e mercoledì – infatti, i pazienti, muniti di regolare impegnativa, si sono presentati nei locali del presidio ospedaliero per sottoporsi a prelievo e per due giorni, dopo aver atteso inutilmente, se ne son dovuti tornare a casa senza aver concluso nulla. Ieri mattina il collegamento è stato ripristinato poco prima delle 9 quando ormai parecchi cittadini, dopo aver manifestato energicamente il proprio disappunto per il disservizio, avevano deciso di rivolgersi ad altre strutture. Per guasti alla linea telefonica, infatti, non sono stati possibili i collegamenti on line con l’ospedale di Tropea indispensabili per la trasmissione dei codici a barre che vengono applicati ad ogni provetta.
L’inconveniente potrebbe sembrare cosa da poco e, invece, riveste grande importanza perché porta all’attenzione un aspetto che sino ad ora nessuno aveva preso in considerazione: se non c’è linea telefonica non si possono effettuare i prelievi. Motivo in più per ribadire il fermo no della città al provvedimento di chiusura del laboratorio adottato dai vertici dell’Asp. La protesta si leva alta soprattutto dal mondo degli anziani. «Il punto prelievi così come è stato concepito – asserisce Mimmo Pagano, responsabile della Uil Pensionati che a Nicotera vanta oltre duecento iscritti – non potrà mai dare risposte adeguate alle esigenze del comprensorio. Gli inconvenienti verificatisi in questi ultimi giorni ne sono la riprova. Il direttore Curia prenda atto che la sua scelta non solo non apporta alcun vantaggio al bilancio dell’azienda sanitaria, ma penalizza pesantemente le fasce più deboli ossia i pensionati, i disoccupati e tutti coloro che, non disponendo di mezzi propri, non hanno la possibilità di raggiungere altri presidi ospedalieri».
Non basta. «Il laboratorio – aggiunge Pagano – va riaperto e anche nel progetto dell’ambulatorio distrettuale ci sono passaggi poco convincenti che vanno definiti meglio. E non è solo una questione d’ambulanza».