“La guardia medica di Caroniti non si tocca”, il sindaco Peppe Dato pronto a marciare sull’Asp

L’Asp, seppur temporaneamente, chiude la guardia di medica di Caroniti, dichiarando inidonei i locali che da qualche lustro l’accolgono. Sempre temporaneamente, manda i tre medici in organico a fare i turni nella postazione di Nicotera affiancandoli, quando ci sono, ai loro colleghi nicoteresi. Il film ideato dal management dell’Asp, però, non va in onda perché i tre medici in servizio a Caroniti si ammalano contemporaneamente e la situazione di Nicotera anziché migliorare sprofonda del tutto. Non è escluso, infatti, che anche i due medici che saltuariamente coprono qualche turno nell’ambulatorio nicoterese non finiscano per rendersi indisponibili anche loro. Per assurdo, essendo stata prorogata la chiusura della postazione di continuità assistenziale di Caroniti, il medico di turno a Nicotera si trova a coprire non solo tutto il comprensorio Nicotera-Limbadi, ma anche in tutto il territorio di Joppolo. In sostanza, la toppa dell’Asp si rivela peggiore del buco e la situazione di precarietà venuta a determinarsi ora non scontenta solo i cittadini, ma anche i medici. E non basta. Sta per esplodere la temuta guerra tra poveri, che, in verità, andrebbe del tutto evitata.

pino marasco

Si respira, infatti, aria di conflitto tra i Comuni di Joppolo e quello di Nicotera. Nei giorni scorsi era sceso in campo il primo cittadino nicoterese Pino Marasco per chiedere all’Asp la chiusura della guardia medica di Caroniti che, a suo avviso, opererebbe solo su monte Poro dove risiederebbero poche decine di persone, con trasferimento del personale medico a Nicotera. Aveva “minacciato” anche di denunciare alla Procura il disservizio esistente a Nicotera in mancanza di interventi adeguati da parte dell’Azienda sanitaria. A stretto giro di taccuino, arriva, la replica di Peppe Dato, responsabile dell’amministrazione comunale joppolese.

peppe dato

<Il sindaco Marasco – afferma – dice cose inappropriate dimostrando di non conoscere la nostra realtà. I tre medici di Caroniti servono 1800 cittadini e non 150 per come da lui asserito. Spesso intervengono anche in altri comuni. In più, Caroniti è zona montana, l’80% dei residenti è fatto da ultraottantenni, molti dei quali vivono da soli, e sull’intero territorio joppolese non vi sono residenti medici di base cui eventualmente rivolgersi in caso di emergenza. Difenderemo con tutti i mezzi – conclude – la postazione di monte Poro e, se necessario, tutta la popolazione è pronta ad occupare la sede dell’Asp>. E non sarebbe una novità. In passato i cittadini joppolesi hanno dato prova di compattezza e di amore verso il proprio territorio inscenando manifestazioni di protesta che non hanno risparmiato la sede dell’Asp. Il sindaco Dato è pronto a mettersi alla loro testa e bene farebbe l’Asp a riflettere attentamente sulle strategie poste in essere che, al momento, non hanno prodotto alcun risultato e che potrebbero non produrlo neppure in futuro. Peraltro, se l’intenzione dell’Asp è quella di chiudere la postazione di continuità assistenziale di Caroniti, non si capisce perché far spendere al comune di Joppolo oltre ventimila euro per riqualificare i locali della ex scuola media e renderli idonei ad accogliere la sede della guardia medica.

Pino BrosioAuthor