CENTINAIA DI FIACCOLE ILLUMINANO NICOTERA, ma la Città è sola.

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Fiaccole a centinaia. Illuminano la notte della città. I nicoteresi si sono ritrovati. E sono tanti. Al loro fianco anche cittadini di Joppolo e di Limbadi. Ma ci sono anche giovani che arrivano dai altri centri perchè la condanna della violenza è un sentimento che appartiene a tutti. La Chiesa è presente con don Antonino Liacono e Don Bernardino Comerci, nonché con le suore del Rosario. In testa al corteo il capitano Francesco Di Pinto, comandante della Compagnia di Tropea, il luogotenente Raffaele Castelli e il maresciallo Domenico Rubino sono l’unica testimonianza della presenza dello Stato. Al loro fianco i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Joppolo, con in testa il sindaco Peppe Dato, il presidente del consiglio comunale Giovanni Burzì e il comandante della polizia municipale Domenico Preiti, e quelli dell’amministrazione di Limbadi con il sindaco Francesco Crudo e gli assessori Raffaele Zungri e Salvatore Lazzaro. Brillano per l’assenza i rappresentanti del Comune di Nicotera. Nessuno dei tre commissari ha, evidentemente, ritenuto di poter sacrificare il pomeriggio di domenica per stare al fianco della comunità che sta amministrando. Nessun rappresentante dell’ente è stato delegato a farlo. Vergognoso! Non ci fossero stati a dirigere il traffico il comandante dei vigili urbani Gregorio Melidoni e il vigile Clemente Mazza il quadro sarebbe stato davvero desolante Un ulteriore schiaffo alla sensibilità della gente, un nuovo strappo foriero di tempesta. E all’appuntamento mancano anche i rappresentanti delle forze politiche e dei vertici istituzionali. La città è sola. Il comprensorio è solo. C’è da riflettere. Ma l’assenza dei rappresentanti istituzionali non sorprende e non scoraggia gli organizzatori della fiaccolata. In fondo, forse, se l’aspettavano. A Lina D’Ambrosio, presidente di “Nicotera nostra” e a tutti i responsabili di associazioni e comitati interessava una sola cosa: la partecipazione della gente. E la cittadinanza ha risposto secondo le aspettative. Alle 18,30, ora fissata per il raduno, davanti alla chiesetta di Santa Croce sono già in tanti. Nel volgere di qualche minuto via Foschea si affolla. Qualcuno accende la prima fiaccola. Una dopo l’altra s’illuminano a decine. I partecipanti si guardano attorno. Il corteo si muove. Ad aprirlo alcuni striscioni elaborati dai giovani dell’oratorio “Don Staropoli”. Man mano che avanza s’infoltisce. La gente spunta dai vicoli, si unisce agli altri. Tutto nel massimo silenzio. Balconi e finestre sono aperti e illuminati. Un modo per dire ci siamo anche noi, ci siamo tutti. <E’ un segnale forte – dice Lina D’Ambrosio, presidente di “Nicotera nostra” – anche se continuiamo a percepire la mancanza delle istituzioni>. Larga la rappresentanza dei giovani. <Inizialmente ci credevamo poco – affermano in sintonia Francesca Polito e Francesco Cuomo – poi la partecipazione c’è stata e ci sentiamo rincuorati. Questo è l’inizio, ora bisogna andare avanti tutti assieme. Il paese deve cambiare. Noi non vogliamo andare via>. A rappresentare i pensionati c’è Domenico Pagano (Uil Pensionati). <Siamo fortemente preoccupati – sostiene – Abbiamo da recuperare la tranquillità. Questa città merita più attenzione>. E sulla necessità di proseguire nell’impegno per la legalità si sofferma anche il sindaco di Joppolo. <Non è problema questo – sottolinea – che si risolve solo con la fiaccolata. E’ necessaria anche una gamma di interventi ad ampio raggio. Le amministrazioni comunali devono fare la loro parte>. In sintonia anche Francesco Crudo primo cittadino limbadese. <Iniziativa importante – rimarca – ma bisogna passare ad un impegno quotidiano che veda in prima fila la famiglia e la scuola>.

Pino BrosioAuthor

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