
Riflettori accesi sulle condizioni di vita che accompagnano le giornate dei cittadini di Ostia, salita, improvvisamente, agli onori della cronaca anche se i “guai” emersi in questi giorni affondano le radici in tempi lontani. Il litorale romano pullula di problemi, il Governo se ne accorge solo oggi e il ministro dell’Interno Minniti licenzia un piano di controlli già scattati nelle ultime ore con una maxi operazione che ha investito i clan dominanti. Meglio tardi che mai. Su quanto sta avvenendo ad Ostia prende posizione anche il Coisp, sindacato indipendente della Polizia di Stato.

<Parlare di inviare o meno l’esercito in territori asfissiati dalla presenza criminale – sostiene Domenico Pianese, segretario generale Coisp – significa perdere di vista il vero nocciolo della questione. Non si può e non si deve trattare la situazione di Ostia e dell’intero litorale romano come un fatto ‘emergenziale’, nel senso che non si può ogni volta, in questo Paese, sollevare ‘casi’ legati alla pura apparenza mediatica occupandosi del ‘se’ e del ‘come’ attuare ‘singoli’ interventi per rispondere a ‘singoli’ eventi. Oggi – prosegue – parliamo di Ostia perché, purtroppo, una troupe televisiva è stata aggredita e questo ha riacceso i riflettori su una situazione estremamente preoccupante. Ma ci sono tante zone del Paese che rappresentano realtà da troppo tempo profondamente compromesse a livello sociale e di conseguenza sul piano della sicurezza e della legalità, e non trovano la giusta attenzione mediatica se non di fronte a singoli eclatanti episodi>.
Per far riprendere quota alla qualità della vita <ciò che davvero serve – continua Pianese – è fissare delle priorità e attuare strategie di lungo respiro che garantiscano il reale e diffuso controllo del territorio, mettendo le Forze di polizia in condizione di operare per fronteggiare larghe sacche di ‘cultura dell’illegalità’ che si manifestano con violenze e prevaricazioni continue nella vita quotidiana dei cittadini. Ciò che davvero serve è darci i numeri e i mezzi per una efficace azione repressiva e di prevenzione tesa a difendere lo stato di diritto in luoghi dove c’è chi vive al di fuori delle regole del Paese>.





