Dopo aver prestato servizio in Tribunale in veste di giudice della Sezione fallimentare per poi essere trasferito a Catania dove attualmente svolge le funzioni di sostituto procuratore della Repubblica, Fabio Regolo è tornato in città per incontrare gli studenti dell’ite “Galileo Galieli”. A loro ha parlato di educazione alla legalità economica, un tema tanto complesso quanto attuale. Lo ha fatto con la chiarezza, la semplicità del dire e la determinazione che hanno sempre contraddistinto il suo stare tra i giovani. E i giovani hanno seguìto la sua lezione ed ascoltato i suoi insegnamenti con grande attenzione.
Il magistrato ha spaziato sul tema in discussione evidenziandone gli aspetti più significativi legati soprattutto alla difficoltà delle imprese e del mondo produttivo di fronte alle insidie costituite dalla criminalità le cui pressioni spesso risultano devastanti. Generano, infatti, effetti distorsivi sulla concorrenza con le immaginabili conseguenze. Efficace il suo messaggio agli studenti. <State attenti – ha asserito – perché vi rubano il futuro>. I lavori sono stati introdotti dalla prof.ssa Maria La Bella referente per la legalità dell’Ite che ha illustrato gli obiettivi del progetto che da un paio di decenni trova puntualmente spazio nella programmazione del “Galilei”.
Soddisfatto dell’iniziativa anche il dirigente scolastico Diego Cuzzucoli che ha ringraziato il dottor Fabio Regolo per la sua disponibilità. Apprezzato anche l’intervento del prof. Vincenzo Morelli, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti. Applausi anche per il vicepreside dell’Istituto Pino Imeneo, che, nella sua doppia veste di docente e commercialista, s’è soffermato sul significato civile ed educativo della legalità economica. <L’intento – ha spiegato Imeneo – è quello di far maturare la consapevolezza del suo valore con particolare riferimento alla prevenzione dell’evasione fiscale, dello spreco di risorse pubbliche, delle falsificazioni e delle contraffazioni, nonché dell’uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti>. Anche Imeneo si sofferma sul ruolo della criminalità <che costituisce – dice – un forte deterrente alla crescita sociale ed economica del nostro territorio>. Importante, a suo avviso, anche il ruolo dello Stato, ma la collettività deve fare la sua parte.