In occasione dell’anniversario della nascita di Robert Baden-Powel, fondatore nel 1907 del Movimento scout, i ragazzi vibonesi si sono ritrovati per ricordare il loro fondatore. Come ogni anno, si è lavorato attorno alla parola chiave “crescita” scelta dalla Federazione italiana dello scoutismo (Fis) come termine che ha fatto da guida nella “Giornata del pensiero” per il 2017. Non a caso, l’Agesci (Associazione guide e scouts cattolici italiani), organizzazione riconosciuta dalla Protezione civile e dalla Cei, destinerà parte dei fondi raccolti ai gruppi dell’Italia centrale che, a causa del terremoto, hanno perso sedi e materiali. Per loro si tratterà di una “ri-crescita” nelle zone duramente provate da tristi eventi e, nel rispetto dello spirito della “World association of girl guides and girl scouts” (Wagggs), faranno crescere, appunto, il Guidismo e lo Scoutismo. La “Giornata del pensiero”, per motivi logistici, è stata spostata al 4 e 5 marzo prossimi in concomitanza con i festeggiamenti di San Leoluca. Il programma è stato già stilato. Il 4 marzo ragazzi e capi si raduneranno alle ore 16,30 e parteciperanno prima alla celebrazione della Messa e poi all’avvio dei festeggiamenti con cena, buffet, fuochi di bivacco. Il giorno successivo ci sarà, alle ore 9, l’incontro in sede con gli “ospiti” assieme ai quali si avvierà la raccolta del penny seguita dal pranzo a buffet. Il clou sarà di pomeriggio, dalle ore 15 in poi, allorchè alcuni ragazzi si sottoporranno al rito della “promessa” che consentirà loro di entrare a far parte dello scoutismo mondiale. La raccolta del penny consiste nella tradizione di donare un penny, ossia una moneta, per far crescere lo scoutismo mondiale. <La Giornata del pensiero – spiega Giacomo Consoli, uno dei capi del gruppo Vibo 1° – è la preziosa occasione che noi scout di tutto il mondo abbiamo per festeggiare il compleanno dei fondatori dello Scautismo e del Guidismo>. In Italia gli scout sono 220mila di cui 300 sul territorio vibonese>.
24febbraio
Il Movimento scout vibonese ricorda l’anniversario della nascita di Robert Baden-Powel
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