Le buche che da mesi costellano le strade del capoluogo continuano a fare bella mostra di sé. Sempre più ampie, sempre più profonde, sempre più pericolose. Eppure sono ormai trascorsi due mesi dal momento in cui la commissione straordinaria (Adolfo Valente, Michela Fabio, Nicola Auricchio) ha dato disposizioni per l’immediata messa in sicurezza del manto stradale cittadino, ma nulla è cambiato. Anzi sì. Le buche ora sono diventate voragini. Gli automobilisti si cimentano tutti i giorni in rischiose gimkane che li costringono a improvvisi cambi di direzione con conseguente invasione delle corsie opposte. Ma i pericoli non mancano neppure per i pedoni. Una minima distrazione potrebbe costare cara. Cittadini e conducenti di veicoli protestano, imprecano e mugugnano. Inutilmente. A palazzo Convento il problema continua ad essere forse sottovalutato, ma non ignorato. Nei giorni scorsi, infatti, sul sito dell’ente comunale è stata pubblicata una determina che annunciava il reperimento, tra pieghe e piaghe del bilancio, di 5mila euro destinati alla sistemazione dell’asfalto. Una somma significativa che lascia immaginare l’intenzione di sistemare le strade comunali in maniera radicale. In effetti, sarebbero stati richiesti preventivi alle ditte, ma a dilatare i tempi pare sia stata la richiesta del certificato antimafia delle ditte interessate alla Prefettura. E’ vero che il Comune nei mesi scorsi ha recepito l’invito dell’Ufficio territoriale di governo a richiedere l’antimafia per le ditte impegnate in lavori di qualsiasi importo. Nella fattispecie, però, stante anche la delicatezza della situazione, forse si potevano imboccare due percorsi diversi: uno più lento per gli interventi più sostanziosi, quali quelli per il sollevamento dei tombini posti troppo sotto il livello della carreggiata, ed uno più veloce per le riparazioni più urgenti. Alla resa dei conti, la spesa da affrontare subito era irrisoria. Un sacchetto di bitume, stando agli esperti del settore, costa attorno ai dieci euro. Volendo riparare subito le buche più pericolose, la spesa non avrebbe superato i duecento euro atteso che per la messa in sicurezza del manto stradale si sarebbe potuto far ricorso agli operai del Comune.
07febbraio
Nicotera, le strade sono una gruviera. E le “stelle” stanno a guardare!
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