Il dibattito sul dissesto affrontato e approfondito con toni pacati nella sede assembleare voluta dalla commissione straordinaria riprende quota fuori dall’ambito municipale. Parecchie cose non tornano chiare e il conto presentato ai cittadini da più parti viene ritenuto esagerato. Nell’elenco dei debiti, infatti, verrebbero incluse criticità ormai prescritte oppure situazioni complesse e, a parere di tanti, da approfondire attentamente prima di procedere a eventuali transazioni. I contenuti della recente assemblea tenutasi nell’aula consiliare hanno suscitato la reazione dell’ex primo cittadino Salvatore Reggio durante la cui prima sindacatura venne dichiarato il primo dissesto dell’Ente chiuso, successivamente, dai commissari liquidatori dopo oltre vent’anni. <Ci tengo a precisare – esordisce – che durante il dissesto del 1990-91 i debiti da pagare non erano e non potevano essere della giunta Reggio, ma appartenevano alle precedenti amministrazioni e la mia Giunta li scoperchiò ricevendo apprezzamenti da parte di esperti ed economisti per la conduzione trasparente e moralmente rilevante>. In quell’occasione, peraltro, Reggio rimase a palazzo Convento per soli 18 mesi e <nemmeno una lira di quei debiti – sottolinea – apparteneva alla mia gestione>. Le condizioni per il dissesto allora erano anche più favorevoli rispetto ad oggi in quanto <il sostegno dello Stato – spiega Reggio – era maggiore di quello attuale, mentre il divieto di nuove assunzioni era ininfluente in quanto all’epoca i dipendenti, avendo tra l’altro acquisito le ex guardie carcerarie, erano di più della stessa pianta organica. L’unico rischio – prosegue – era che qualche dipendente venisse trasferito in altro Comune>. In ogni caso, <questa informativa – conclude l’ex sindaco – si è resa necessaria in quanto qualcuno, per ignoranza o stupidità, ha pensato che quella giunta Reggio avesse lasciato un mucchio di debiti: falso!>.
04febbraio
Nicotera, polemiche sul dissesto. L’ex sindaco Salvatore Reggio: La mia Giunta non ha prodotto debiti
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