Ufficio veterinario dell’Asp esposto a umidità e freddo. E, inevitabilmente, esplode la protesta. Composta, decisa e, nello stesso tempo, pesante per Comune e Asp, che, evidentemente, non hanno saputo dare risposte adeguate nei tempi e nei modi più appropriati. Nella mattinata di ieri dipendenti amministrativi e veterinari, una decina in tutto, hanno lasciato gli uffici e, per espletare le abituali pratiche, sono rimasti all’aperto <perchè – sostengono in sintonia – fuori la temperatura è a zero gradi e dentro a meno due>. A sgranare il rosario delle carenze che sono a base del malcontento è il presidente dell’Ordine dei veterinari Francesco Massara. < Quanto sta accadendo – esordisce – sfugge ad ogni logica. I locali sono malsani, C’è un tetto in cemento coperto da bitume che ormai s’è sgretolato e non trattiene l’acqua. Anzi, ci sono infiltrazioni dappertutto. L’acqua penetra nelle pareti creando umidità e muffa. C’è un cattivo odore che spesso si traduce in esalazioni che rendono l’aria irrespirabile sino a far rischiare la perdita dei sensi specialmente nel momento in cui ogni mattina viene aperta la porta>.
L’elenco degli inconvenienti non si ferma qui. <Gli uffici hanno i termosifoni rotti – continua Massara – e il riscaldamento dei locali, specialmente in giornate fredde come quelle che stiamo vivendo è assolutamente insufficiente. Funzionano in maniera precaria anche i telefoni. Forse per l’umidità che contagia anche i cavi nella cornetta si avverte solo un forte fruscio e null’altro. E ci sono seri problemi anche con i computer spesso privi di collegamento>. Il presidente dell’Ordine dei veterinari segnala anche altri problemi. Lo fa con amarezza più che con rabbia perché non sa capacitarsi del perché una situazione così seeria non venga affrontata con la necessaria determinazione. L’Ufficio è attivo a Spilinga da quasi dieci anni ed occupa i locali di uno stabile ubicato nella zona Nord dell’abitato. <Col tempo – racconta Massara – le condizioni dei locali sono andate peggiorando. Alla struttura non è mai stato fatta alcuna manutenzione. Oggi ci ritroviamo a fare i conti con lo sfascio totale. Peraltro – prosegue – ho mandato un fax tanto al Comune che all’Azienda sanitaria. E’ venuto un tecnico comunale a ispezionare i termosifoni, ma i problemi rimangono ed ogni mattina farli partire costa fatica. Ho scritto anche al Prefetto di Vibo Valentia, non abbiamo avuto alcuna risposta. Oggi, di fronte a tanta indifferenza, abbiamo risposto restando a lavorare all’aperto. Domani vedremo>.
Stare fuori, poi, non è manco comodo. L’esterno dell’immobile che ospita gli uffici veterinari è ricoperto di erbacce di ogni genere. C’è un rimedio ad una situazione di così pericoloso degrado? <Ho parlato di questa situazione col sindaco di Rombiolo – conclude Massara – e lui non ha esitato a mettere a disposizione dell’Asp, in comodato d’uso, dei locali comunali nuovi e ubicati nella frazione di Pernocari. Perchè l’Asp non li prende in considerazione?>.