L’infermiere addetto al funzionamento del centro prelievi ubicato nel presidio ospedaliero di Nicotera si prepara ad andare in pensione e sul mantenimento dell’importante servizio si addensano nuvoloni neri. Sino ad oggi, alla collocazione in quiescenza di medici o personale sanitario, ha fatto da contraltare la chiusura dei rispettivi ambulatori o servizi. Scelte opinabili che inducono a pensare che anche per il centro prelievo la sorte potrebbe essere segnata soprattutto perché le notizie circolanti non danno spazio all’ottimismo. Ci si trova, comunque, di fronte ad una “strategia” aziendale che la dice lunga sul livello d’attenzione che l’Asp riserva al nosocomio nicoterese e alla medicina sul territorio. Solo che questa volta le antenne degli utenti sono dritte, la cittadinanza non sembra orientata ad accettare l’ennesimo scippo senza reagire e anche le forze politiche cominciano a far sentire la loro voce. Il primo partito a prendere posizione è il Pd. Una lettera indirizzata al consigliere regionale Michele Mirabello, presidente della commissione regionale della Sanità, serve a richiamare la sua attenzione sulla delicata questione.
Il segretario del circolo locale, Manuel Reggio, lo sollecita ad <un importante intervento> perché <il punto prelievi di Nicotera assolve un gran compito di vicinanza alle necessità dei cittadini, soprattutto anziani, donne e povera gente, e serve al decongestionamento degli ospedali di Vibo e Tropea anche perché ogni giorno effettua una media di 50/60 prelievi>. Eppure <per risolvere la grave criticità – sottolinea il giovane segretario del Pd – basterebbe assegnare un’unità infermieristica. Ci sarebbe già, tra l’altro, la persona disponibile a lavorare a Nicotera>. Sino ad oggi il punto prelievi è andato avanti grazie all’encomiabile buona volontà di chi ci lavora dentro e anche <grazie all’infermiera Rosaria Trovato – rimarca Reggio – che con impegno e dedizione massima sta consentendo al laboratorio di andare avanti>. L’esponente del Pd non tralascia di ricordare al consigliere Mirabello che <in città sta crescendo il malumore e si cominciano ad elaborare iniziative forti che si è ancora in tempo ad evitare>.
In preallarme anche i socialisti. <Smantellare questo servizio – afferma Mimmo Pagano dirigente della sezione Psi – significherebbe per l’Asp venir meno a tutti i solenni impegni assunti al momento di chiudere il laboratorio di analisi per trasformarlo appunto in centro prelievi. Tradire la fiducia degli utenti non sarebbe una novità, ma in questa occasione, i cittadini non staranno a guardare. Il management aziendale – conclude – s’era, oltretutto, impegnato ad aprire un focus sulla sanità nicoterese. Ad oggi non ne vediamo i risultati>.