Le scuole di ogni ordine e grado hanno spalancato, stamattina, i loro portoni. Il nuovo anno scolastico è cominciato. Tutti gli alunni hanno preso posto nelle classi loro assegnate; nessun istituto è rimasto chiuso per come più volte minacciato recentemente dalla Provincia. Nessun problema neppure con le vaccinazioni degli scolari, problema che la scuola calabrese ha affrontato alla meglio stipulando apposita convenzione con le Aziende sanitarie. Stando ai dati diffusi dagli uffici competenti, nel Vibonese, hanno varcato i cancelli 24.402 alunni. Numero che pone la provincia all’ultimo posto nella regione e che non lascia intravedere concrete prospettive di miglioramento per il futuro. Il calo della popolazione scolastica rappresenta, infatti, un problema serio per tutta la Calabria che vede ai nastri di partenza appena 285.435 alunni. In sostanza, rispetto all’anno scorso anno, son venuti meno 5.624 alunni, il che incide vistosamente sugli organici con la perdita di 228 classi. In linea coi dati nazionali le scelte degli alunni che per la prima volta, in provincia, si sono iscritti alle superiori. Infatti, 986 hanno scelto i licei, 439 l’istruzione tecnica e 449 quella professionale per un totale di 1.874 iscritti. Entrando nei dettagli, sul territorio provinciale siederanno tra i banchi 3.261 bambini dell’Infanzia per complessive 172 sezioni di cui 160 con orario normale e 12 con orario ridotto. I bambini disabili sono 47. Il totale dei posti ammonta a 332 unità, mentre sul sostegno lavoreranno 35 docenti. Più numerosi i frequentanti nella Primaria, settore nel quale gli alunni saranno 7.172 più 182 affetti da handicap. Le classi saranno 457. Situazione di equilibrio nella scuola secondaria di primo grado che registra la presenza di 4.882 distribuiti su 263 classi; 160 gli scolari disabili. Tutti gli istituti superiori del Vibonese, infine, ospiteranno 8.517 studenti suddivisi in 417 classi ai quali vanno aggiunti gli allievi con disabilità. Il calo delle iscrizioni, in realtà , non è il solo problema che preoccupa Comuni e Provincia.
Tutti gli istituti, infatti, sono alle prese con problemi edilizi che i dirigenti scolastici denunciano a vuoto da tempo in quanto ogni loro istanza deve fare i conti col rosso in bilancio dei vari enti. Ai guai strutturali si associano anche le lamentele per la carenza di arredi scolastici. Non mancano neppure difficoltà nel settore dei trasporti. Gli studenti delle superiori provenienti dalla periferia soprattutto continuano a denunciare l’impossibilità di seguire tutte le attività didattiche pomeridiane per l’impossibilità di tornare a casa oltre l’orario stabilito. Tra gli alunni delle superiori non mancano, infine, le preoccupazioni per le ventilate novità che potrebbero investire in tempi brevi il loro percorso scolastico. Il rimedio sull’incertezza del futuro potrebbe essere uno solo: continuare a dedicare allo studio tutto il tempo necessario per creare basi solide al proprio sapere e alle proprie competenze.
<Con il nuovo anno scolastico che prende il via stamattina, non posso che augurare a tutte le componenti scolastiche, dai dirigenti ai docenti, dai genitori al personale Ata degli istituti di ogni ordine e grado, un anno ricco di soddisfazioni che passa far pensare al futuro con crescente fiducia>. Giuseppe Mirarchi, responsabile dell’Ambito territoriale provinciale vibonese, si rivolge in particolare <a tutti gli alunni sui quali bisogna investire per costruire una società più in linea coi tempi. Sono sempre più convinto – prosegue – che la scuola sia e debba sempre essere un baluardo di legalità anche se ci sono serie difficoltà su tutto il territorio provinciale>. Difficoltà che sono sotto gli occhi di tutti, ma che non è facile affrontare e risolvere. <Tutti i giorni – rimarca il direttore dell’Atp – non faccio altro che ricevere sindaci e assessori che lamentano la presenza di classi troppo numerose. Non è facile convincerli che ci troviamo ad operare con organici ingessati che non ci consentono di soddisfare le esigente prospettateci>. E non è possibile andare incontro alle istanze di genitori e amministratori perché <in Calabria – spiega Mirarchi – nel prossimo anno scolastico ci saranno 5.624 alunni in meno rispetto all’anno scorso, il che si traduce nel taglio di 228 classi. Assieme al direttore generale Bouchè – aggiunge – abbiamo fatto di tutto per attenuare i disagi. Alla fine siamo riusciti ad ottenere dal ministero una riduzione dei tagli da 330 classi a 228 appunto. In realtà, i nostri governanti devono rendersi conto che, nel procedere al taglio delle classi, è indispensabile tener presente la conformazione del territorio ed i criteri di sicurezza>. In ogni caso, senza trascurare i problemi sparsi sul territorio vibonese e che non sono pochi, <posso assicurare che ci sono tutte le condizioni per un tranquillo avvio del nuovo anno scolastico. Abbiamo, infatti, concluso tutte le operazioni per completare gli organici provvedendo a coprire i quasi tutti i residui posti liberi mediante la nomina dei docenti>.
A conti fatti, restano da coprire ancora una quindicina di cattedre e alcuni spezzoni perché i docenti in graduatoria non hanno risposto alle convocazioni. Le nomine, comunque, saranno portate a compimento nel più breve tempo possibile. L’inizio dell’anno scolastico coincide, peraltro, con la fine del mandato di Giuseppe Mirarchi alla guida dell’Ambito territoriale e <di questo – conclude – non posso che dolermi anche perché qui ho trovato uffici perfettamente funzionanti e in grado di rispettare tutte le scadenze entro i termini assegnati. A tutti l’augurio affettuoso di buon lavoro>. Auguri che Raffaele Vitale, segretario interprovinciale della Cisl Scuola, indirizza, da parte sua, a tutto il mondo della Scuola garantendo <il massimo impegno del sindacato per attenuare il più possibile i disagi che pure non mancano puntando, tra l’altro, ad evitare il balletto dei supplenti, per consentire ai ragazzi di avere docenti stabili sin dalle prime lezioni>.