In località “Praicciola” il fumo nero di pneumatici accatastati e dati alle fiamme a pochi metri dal mare ha cominciato a levarsi di buon mattino. Un nuvolone nero che il vento, a poco a poco, ha cominciato a spingere prima verso l’abitato di Nicotera Marina e poi verso il costone collinare che sale sino all’abitato del capoluogo. Le fiamme si sono, poi, propagate alle sterpaglie vicine e alle pareti rocciose soprastanti ricoperte di folta vegetazione. La situazione è progressivamente peggiorata sino a destare serie preoccupazioni. Tra i primi a notare il brutto spettacolo una pattuglia dell’Arma in servizio nella caserma di Nicotera composta dall’appuntato Giuseppe Maccarone e dal carabiniere Carmelo Distefano. Entrambi hanno raggiunto non senza fatica la zona interessata. Preso atto che l’incendio metteva a rischio, alcuni casolari di campagna e una villetta, nonché una struttura abbandonata di Rfi e i tralicci dell’alta tensione, hanno tempestivamente richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Una squadra inviata sul posto dal comando provinciale di Vibo Valentia e guidata da Leonardo Avellone riusciva a portarsi a ridosso dell’area interessata e impedire alle fiamme di provocare ulteriori danni utilizzando l’idrante del loro defender. Un lavoro reso possibile dall’esperienza, dalla professionalità e dal coraggio che da sempre contraddistingue l’operato dei vigili del fuoco. Alla fine, sono andati in fumo un paio di ettari di sterpaglie miste a querce e alberi di ulivo.
Poteva andare decisamente peggio. L’episodio ha riproposto con forza due problemi: la presenza massiccia di pneumatici sulla scogliera a Nord di Nicotera Marina e l’assoluta necessità di riproporre l’attivazione di una caserma dei vigili del fuoco sul territorio comunale. L’uno e l’altro sono problemi che si trascinano da tempo e a soluzione zero. Sulla provenienza dei copertoni d’auto, che a decine si riversano sul litorale pietroso della “Praicciola” specialmente in concomitanza con le mareggiate e con le piene del torrente “Britto” dopo i temporali, se ne discute da anni. I copertoni, in caso di mare forte, spesso approdano sull’arenile di Nicotera Marina dove vanno ad accatastarsi in attesa che il Comune e i privati, soprattutto in concomitanza con la festa della Madonna Immacolata o con l’inizio della stagione estiva, provvedano a raccoglierli e smaltirli. In zona “Praicciola, oltre ai pneumatici, ci finiscono anche elettrodomestici, bombole del gas e ingombranti vari a dimostrazione che la tutela dell’ambiente, a queste latitudini, non sempre è una priorità. Ha una storia annosa anche la questione dei vigili del fuoco. Per qualche anno, dopo un deciso intervento dell’allora prefetto Abramo Barillari, la città ha potuto godere della presenza di un distaccamento estivo. Distaccamento che, non avendo la seconda commissione straordinaria rinnovato la disponibilità dei locali, veniva dirottato su Ricadi dove ancora si trova. Per assurdo, il decreto di istituzione del distaccamento dei vigili del fuoco, non temporaneo, ma stabile e affidato alla gestione di volontari, sulla carta dovrebbe esistere ancora. Sulla carta, appunto!