Il consiglio comunale, nel corso dell’ultima seduta, ha approvato il rendiconto di gestione relativo all’esercizio finanziario dell’anno 2016. Il documento è passato col voto unanime dell’assemblea tra le cui file risultavano assente i consiglieri Michele Artesi, Giuseppa Forelli e Francesco Giovanni Laureana. Il compito di relazionare sull’operato finanziario dell’ente per l’anno 2016 è toccato all’assessore al bilancio Paolo Morabito. Il suo lungo intervento è servito ad illustrare le diverse dinamiche di gestione. Ha sottolineato che la programmazione economico-finanziaria del 2016 è il frutto della gestione commissariale che ha gestito l’ente per tutto il primo semestre dell’esercizio. L’amministrazione, nel subentrare, non ha fatto altro che dare continuità al lavoro impostato dalla commissione straordinaria mirando a perseguire gli obiettivi programmati.
L’obiettivo principale è stato quello di realizzare il risanamento finanziario dell’ente mediante la diminuzione della massa debitoria. Pertanto, sono stati estinti o ridotti notevolmente i debiti con la Sorical per i servizi idrici e con la Regione per il conferimento dei rifiuti. Saldate anche le fatture relative ad altri servizi essenziali. I “sacrifici”, a parere di Morabito, non hanno penalizzato le attività culturali e gli eventi relativi all’estate ricadese per i quali sono stati spesi circa 15mila euro. Importane l’aiuto offerto dalle entrate della tassa di soggiorno e dalla lotta all’evasione. Grazie anche ad un mutuo di 1.698.000 euro sono stati pagati tutti i debiti contratti al 31.12.2014. L’assessore ha snocciolato tutti i dati relativi a pagamenti e incassi. L’ente, nel 2016, ha incassato 8.803.784 euro ed ha effettuato pagamenti per un totale di 9.552.501 euro, L’esercizio 2016 s’è chiuso al 31 dicembre con un fondo cassa pari a 741.097 euro. Severo il monito conclusivo. Nel ringraziare quanti hanno collaborato al raggiungimento degli obiettivi dell’amministrazione, ha invitato tutti gli altri “demotivati” <a guardare con più attenzione al proprio lavoro, perché di questi tempi è una vera fortuna averne uno ed è molto importante guardare al Comune come alla propria azienda, che potrà mantenere il peso dei propri dipendenti solo se i servizi saranno di qualità, solo se ogni cosa sarà fatta bene. Ricordiamoci – ha concluso – che se oggi possiamo sederci all’ombra, è perché qualcuno, prima, ha piantato un albero>.