La primavera parte col piede giusto e in città si notano già i primi turisti stranieri. Sono le “avanguardie” del popolo delle vacanze, che approfittando del bel tempo, vanno alla scoperta delle bellezze sparse lungo la fascia costiera vibonese. Si godono il primo sole, filmano e catturano le emozioni regalate da paesaggi e tramonti mozzafiato. La corsa verso l’estate è cominciata. Il tempo per porre rimedi ai non pochi problemi di sempre comincia, però, a scarseggiare. Ne sono consapevoli soprattutto i componenti della commissione straordinaria che gestisce l’ente (Adolfo Valente, Nicola Auricchio, Michela Fabio) ed il movimento “14 luglio” che ormai hanno concentrato la loro attenzione su tre questioni alquanto delicate: potabilità dell’acqua, depurazione, mare sporco. Gli incontri si susseguono, le difficoltà non mancano. Qualcosa, però, si muove.
Nel tardo pomeriggio di ieri una delegazione del “14 luglio” era attesa in Prefettura, mentre sono in corso gli interventi programmati sulla rete idrica da parte della Sorical per provvedere alla pulizia delle tubazioni. I disagi per i cittadini di Nicotera Marina continuano ad essere tanti, ma vengono accettati e sopportati senza recriminazioni perché si confida nella soluzione di ogni problema. C’è movimento anche a palazzo Convento. Individuate le priorità assolute (risorse idriche, depurazione, mare sporco), la triade commissariale sta provando a recuperare il bandolo della matassa. Un obiettivo non facilmente raggiungibile senza la collaborazione della cittadinanza e dei comuni che premono sul litorale tirrenico vibonese. Non a caso, nella sede municipale, su iniziativa della commissione straordinaria, s’è tenuto un’interessante riunione alla quale hanno preso parte sindaci e amministratori dei comuni di Joppolo, Rosarno, San Ferdinando e Limbadi.
Presente anche il commissario Emilio Buda per il Comune di Tropea, mentre, seppur assente per pregressi impegni, ha dato piena adesione all’iniziativa il commissario del comune di Gioia Tauro. Non hanno preso parte, seppur regolarmente invitati, i sindaci di Cinquefrondi e Ricadi. L’incontro s’è protratto per un paio d’ore. Sul tavolo del confronto soprattutto la questione del mare. I presenti hanno offerto preziosi contributi di idee, anche se nessuno si illude che ogni cosa si possa risolvere a breve. In proposito, ha parlato chiaro anche il sindaco di Limbadi Pino Morello, che ha puntato il dito contro ritardi e irresponsabilità di governo e Regione, che non sembrano aver fretta nell’adozione di provvedimenti incisivi per regolare le questioni ambientali. Morello ha ricordato che ci sono comuni che scaricano nel Mesima pur essendo dotati di depuratori però non funzionanti per il mancato allaccio dell’Enel.
Ha sottolineato, tra l’altro, che tra i tanti contratti di fiume esistenti, l’unico a segnare il passo è proprio quello del Mesima. A bocce ferme, il commissario Nicola Auricchio non ha nascosto la sua soddisfazione per l’esito del dibattito garantendo il massimo impegno per portare attorno ad un tavolo tecnico i rappresentanti degli enti competenti. <Naturalmente – ha asserito Auricchio – guarderemo con attenzione anche a quanto succede in casa nostra, poi allargheremo il raggio d’azione perché la balneabilità delle acque marine è interesse prioritario di tutti i centri rivieraschi. Confidiamo – ha concluso – nella collaborazione di quanti hanno a cuore le sorti del territorio>.