Ricadi verso il cambio di denominazione, il 26 marzo cittadini alle urne

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mirabelloIl cambio di denominazione del Comune è arrivato all’ultimo atto. Il presidente della giunta regionale Mario Oliverio, con proprio decreto datato 18 gennaio 2017, ha indetto il referendum consultivo per l’approvazione della proposta di legge recante la firma del consigliere regionale Michele Mirabello e avente per obiettivo il cambio del nome del Comune da Ricadi in Ricadi-Capo Vaticano. Per esprimere il loro parere i cittadini andranno alle urne il prossimo 26 marzo. I seggi saranno aperti dalle ore 8 alle ore 21. Lo spoglio comincerà subito dopo e proseguirà ad oltranza sino all’esaurimento delle procedure. Sulle schede dovrà essere riportato il quesito referendario: Volete voi che la denominazione del Comune di Ricadi sia modificata in Ricadi-Capo Vaticano? Hanno diritto al voto tutti i cittadini residenti sul territorio comunale. Il referendum, previsto dalla legge regionale n.40 del 1983, arriva al traguardo dopo aver seguito un iter non semplice innescato dalla proposta Mirabello. Proposta passata prima al vaglio del consiglio regionale, che l’ha approvata all’unanimità nella seduta del 21 novembre 2016, poi della giunta regionale che ha confermato il parere positivo e, infine, del presidente Oliverio che ha provveduto ad emanare apposito decreto fissando una data compresa tra il sessantesimo evv-giulia-russod il novantesimo giorno dalla data di pubblicazione del decreto presidenziale sul bollettino ufficiale della Regione. Nel provvedimento di Oliverio non è contenuta alcuna indicazione riguardante la campagna referendaria. Ciò lascerebbe supporre che saranno seguite le modalità di un normale referendum. Per certo a nominare i componenti del seggio sarà la Corte d’Appello di Catanzaro, mentre al sindaco Giulia Russo spetteranno tutte le altre incombenze. L’intero consiglio comunale ha già manifestato il pieno sostegno alla proposta del cambio di denominazione del Comune. Sindaco, assessori e consiglieri sarebbero tutti pronti, quindi, a portare avanti la proposta Mirabello. L’esito referendario, però, non è scontato. Col passar dei giorni, infatti, s’avverte sempre più il peso di una certa rivalità tra i cittadini di Ricadi e quelli residenti nell’area di Capo Vaticano. Questi ultimi avrebbero preferito che i promotori del referendum puntassero decisamente a cambiare Ricadi in Capo Vaticano e null’altro.

Pino BrosioAuthor