IL LICEO CLASSICO “BRUNO VINCI” COMPIE 150 ANNI, MA LA FESTA NON E’ PER TUTTI Aspre polemiche macchiano l’anniversario – Il sindaco Pagano e l’ex preside Neri amareggiati

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Il liceo classico “Bruno Vinci” compie 150 anni. Un evento straordinario, una storia da rivivere e raccontare, un’occasione importante per dare spazio a testimonianze, ricordi, riconoscimenti. Il momento opportuno per fare sventolare sul pennone più alto del Comune e degli istituti scolastici le bandiere della cultura e dell’istruzione, il momento giusto per chiamare a raccolta la popolazione dell’intero comprensorio, radunare alunni, docenti, dirigenti di ieri e di oggi, autorità scolastiche e non, genitori. Non un solo convegno, ma più iniziative per ripercorrere il lungo cammino dal 1866 ad oggi, esaltarne i protagonisti e fare esplodere l’orgoglio nicoterese. Niente di tutto questo o quasi. La città esclusa, gli ex alunni che hanno dato lustro all’istituto e a Nicotera del tutto ignorati, inviti mirati. Alla manifestazione organizzata dalla dirigente scolastica Marisa Piro per festeggiare il 150° anniversario della nascita del liceo classico “Bruno Vinci”, in effetti, erano presenti tutti i vertici istituzionali, tranne il Questore, nonchè l’editore Florino Rubbettino e il responsabile del Sistema bibliotecario vibonese Gilberto Floriani che ha moderato la tavola rotonda. Vuote, invece, le sedie riservate al sindaco Franco Pagano e all’assessore alla Cultura Mariella Calogero. Assenze pesanti che, aggiunte a quelle del vescovo Luigi Renzo, del presidente della Provincia Andrea Niglia e del preside Pino Neri, non potevano passare inosservate. Tante le ipotesi possibili, molta la curiosità.pino-neri

A motivare la scelta di disertare il significativo evento, tuttavia ci pensa lo stesso primo cittadino. <Ho sempre riconosciuto pubblicamente – esordisce – i meriti e l’impegno profusi dalle attuali dirigenze degli istituti del territorio per rilanciarne l’immagine negli ultimi anni alquanto appannata. Purtuttavia, questo riconoscimento non mi esime dal non condividere l’impostazione dell’evento per come sviluppata e concretizzata>. Il Classico di Nicotera annovera tra i suoi diplomati personalità che occupano ruoli importanti <a cominciare – precisa – dall’epatologo Nino Cavallari e dai prefetti Tino Vardè e Vittorio Saladino per arrivare ai giudici Annamaria Loiacono e Sisto Restuccia e a tanti altri ancora scusandomi per le eventuali omissioni>.

Data l’importanza dell’evento <l’assessore alla Cultura Mariella Calogero – racconta ancora il sindaco – nel settembre dello scorso anno si era premurato, su impulso dell’amministrazione comunale, di incontrare la dirigente del liceo per proporre di programmare il 150° del “Vinci” lavorando in sinergia. A fronte di tale disponibilità, tuttavia, s’è preferito un altro percorso legittimo, ma non condivisibile perchè avulso dalla realtà cittadina e dalla storia dell’istituto>. In sostanza <si è preferita – sottolinea il primo cittadino – una soluzione autoreferenziale e autocelebrativa>.

Ma non basta. <Le fasi propedeutiche alla manifestazione – rimarca Pagano – sono state contrassegnate da interferenze esterne che ne hanno delineato un percorso obbligato. Nicotera ha necessità – asserisce – che la cultura si apra alla città coinvolgendo la comunità e non limitandosi solo a inutili passerelle istituzionali prettamente finalizzate al soddisfacimento della vanagloria di qualcuno>. Peraltro <non comprendendo neppure le ragioni poste a base della selettività degli inviti – afferma il “pilota” di palazzo Convento – ho ritenuto di non partecipare ad un evento che escludeva la città e mortificava quanti nel corso degli anni hanno speso la loro esistenza al servizio della scuola>. Anche perchè <gli istituti scolastici – conclude – sono patrimonio della città e, quindi, appartengono alla comunità invece tagliata fuori. Sono contro i muri eretti dall’intolleranza per fermare gli uomini, ancor di più sono contro chi, per glorificare la propria superbia, tende ad imprigionare la cultura e le libere idee>.

Pino BrosioAuthor