Caso elicottero, cinque indagati mentre scende in campo anche il Coisp

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Elicottero nel centro storico: le indagini entrano nel vivo e, dopo l’iniziale rincorrersi di notizie, comincia a delinearsi un quadro meno confuso dell’episodio. Intanto arrivano le prime conferme. Gli indagati sono cinque, mentre a Enrico Abagnale, pilota del velivolo modello Robinson 44 di proprietà della “Rotortech srl” di San Prisco (Caserta), società già coinvolta nella vicenda del Casamonica di Roma, l’Ente nazione per l’aviazione civile (Enac) ha sospeso, in via cautelativa, la licenza di volo. Sui nomi degli indagati nulla trapela, ma l’arrivo dei primi avvisi di garanzia non dovrebbe tardare. Tra i destinatari vengono dati per certi il responsabile dell’area tecnica Carmelo Ciampa e il comandante dei vigili urbani facente funzioni Gregorio Milidoni, nonché il sindaco Franco Pagano sul quale grava anche il fatto di essere stato individuato tra i partecipanti al ricevimento assieme al vicesindaco Francesco Mollese. Un ricevimento che peraltro avrebbe registrato anche la presenza di altri sindaci e amministratori. Intanto, prosegue a tutto campo l’attività investigativa. Michele Sirgiovanni, procuratore facente funzione della Repubblica di Vibo Valentia, sta passando al vaglio filmati, servizi fotografici, lista invitati, testimonianze, documenti, atti del Comune, dati anagrafici, contratti. L’obiettivo è quello di individuare eventuali responsabilità, imprudenze amministrative, omissioni. Un lavoro non semplice, ma sicuramente utile che viene portato avanti con la collaborazione dei carabinieri della Compagnia di Tropea comandata dal capitano Francesco Manzone davanti al quale continuano a sfilare testimoni e persone informate dei fatti. Oltre ad alcuni dipendenti comunali, sono stati sentiti nel pomeriggio di ieri anche i titolari dei locali che hanno curato il servizio di catering.

Dalla sede della Procura nulla trapela sull’interrogatorio del pilota dell’elicottero programmato pure per ieri. Il riserbo in questi casi è d’obbligo. In campo ieri è sceso pure il Coisp, sindacato di polizia, il cui responsabile regionale Giuseppe Brugnano, non esita a chiedere le immediate dimissioni del sindaco Pagano. Alla base del suo duro intervento c’è il contenuto di un’intervista rilasciata dal primo cittadino nel corso della quale avrebbe affermato che <la cosca Mancuso ha cose ben più importanti da fare che occuparsi dell’atterraggio di un elicottero>. Parole non gradite e che servono a sollecitare le immediate dimissioni di Pagano. <Lo chiediamo – prosegue Brugnano – da poliziotti e da calabresi> anche perchè <dopo le disattenzioni, le lacune e le carenze legate al matrimonio in grande stile – aggiunge – il sindaco offre un’immagine pessima delle Istituzioni, non facendosi riprendere dalle telecamere del telegiornale ed esprimendo una posizione assurda sulla ‘ndrangheta e su una delle cosche più potenti>. Per il responsabile del Coisp <non è possibile tollerare che un sindaco possa assumere questi toni e questi giudizi, frutto di una mentalità inadeguata al ruolo che si ricopre. Si dimetta immediatamente>. Non dovesse farlo < da parte nostra – conclude Brugano – siamo pronti a scendere in piazza, a Nicotera, in nome della legalità e della trasparenza, per restituire simbolicamente quel luogo alla gente onesta e trasparente>. Nel frattempo, il clamore mediatico non cala di tono e le troupes televisive salgono e scendono le scale di palazzo Convento, si aggirano per le strade del paese, intervistano i cittadini, tentano di cogliere il clima della situazione. I risultati sono magri. In pochi hanno voglia di parlare. La città appare stanca. Troppe vicende l’hanno portata all’attenzione nazionale e il “bailamme” potrebbe non essere finito.

Pino BrosioAuthor