Caso elicottero, indagini a tutto campo

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Proseguono senza sosta le indagini degli investigatori dell’Arma dei carabinieri determinati a ricostruire le varie fasi dei festeggiamenti nuziali che, mercoledì pomeriggio, dopo la pronuncia del rituale “sì”, ha visto due giovani sposi sorvolare in elicottero il cielo della città per andare a posarsi in Largo Roberto il Guiscardo, zona castello, dove ad attenderli, festanti, c’erano parenti e amici. Una scena hollywoodiana, salutata da applausi scroscianti perchè, a volte, la felicità porta anche a fare cose inusuali, magari stravaganti, ma, soprattutto, da ricordare. La ricerca del sensazionale può, tuttavia, spingere a commettere qualche imprudenza, a forzare le regole, ad andare oltre il consentito. Quell’elicottero, insomma, a parere dei carabinieri della Compagnia di Tropea, in Largo Roberto il Guiscardo, non doveva proprio atterrare. La manovra compiuta, seppur con evidente perizia, dal pilota non era autorizzata e comportava qualche rischio. Ora i militari sull’episodio vogliono vederci chiaro per accertare eventuali negligenze e possibili responsabilità. Davanti a loro, nella Compagnia di Tropea comandata dal capitano Francesco Manzone sono, pertanto, sfilati, uno dopo l’altro, il sindaco Franco Pagano, il responsabile dell’area tecnica del Comune Carmelo Ciampa, il comandante della polizia municipale facente funzioni Gregorio Milidoni, lo stesso sposo. Ognuno ha fornito la propria versione dei fatti, ha motivato i provvedimenti adottati e dato le necessarie spiegazioni anche sulle cose non fatte. Sui contenuti degli interrogatori vige il dovuto riserbo, ne starebbe venendo fuori un quadro dai contorni lineari che, pur evidenziando qualche responsabilità, tenderebbe a sgonfiare l’enfasi del primo momento. Stando a quanto dichiarato dal sindaco Pagano, l’Ufficio tecnico del Comune ha rilasciato alla società proprietaria dell’elicottero noleggiato dagli sposi, solo l’autorizzazione ad atterrare sul terreno dello stadio “Ciccio Lapa”. L’atterraggio in Largo Roberto il Guiscardo e la temporanea chiusura del traffico in via Castello non sarebbero stati oggetto di alcuna richiesta. Peraltro, il primo cittadino, ha sottolineato che <le competenze del sindaco in materia di autorizzazioni sono circoscritte a problematiche amministrative puntualmente previste dalla legge. Nel caso in esame, le autorizzazioni non rientravano tra le competenze assegnate al sindaco>. Se forzature ci sono state, quindi, le responsabilità vanno ricercate altrove. Non a caso gli investigatori starebbero passando al vaglio anche la posizione del pilota dell’elicottero.

Pino BrosioAuthor