La situazione dei trasporti e della mobilità al vaglio del Comitato regionale degli Automobile club della Calabria. Nel corso di una riunione tenutasi a Cosenza su iniziativa del presidente regionale Rocco Farfaglia – presenti anche il presidente di Cosenza Pietro Bruno; il presidente di Catanzaro Eugenio Ripepe affiancato dal direttore Francesco Cervadoro; il presidente di Crotone Salvatore Zito, il direttore Michele Polifronio e il direttore dell’Aci di Vibo e Cosenza, Saverio Ferrazzo – sono stati analizzati tutti i dati più recenti relativi al settore trasporti. Ne è venuto fuori un quadro preoccupante, ma non sono mancate proposte significative e “avvertimenti” alla Regione qualora la stessa dovesse continuare a manifestare indifferenza verso le problematiche denunciate. In sostanza, immatricolazioni e vendite di auto nel primo trimestre del 2012 registrano una flessione dell’11,1%, mentre rispetto allo stesso periodo del 2011 sono aumentate del 5% le radiazioni. Sono due semplici dati che da soli bastano a far capire come la crisi economica si stia abbattendo sul settore dei trasporti e della mobilità generando serie ripercussioni sui già magri bilanci delle famiglie e delle aziende calabresi. Spulciando dati e statistiche non è difficile constatare come molti cittadini, una volta demolito il proprio veicolo, non siano più in condizioni di sostituirlo per l’impossibilità attuale di far fronte alle spese (carburanti, assicurazione, bollo, pneumatici, pezzi di ricambio, ecc) che la gestione di un mezzo comporta. Non avere un veicolo a disposizione si traduce per la famiglia in un sistema di vita condizionato, un fenomeno sociale che <crea emarginazione, barriere e diseguaglianze – afferma Saverio Ferrazzo, diretto dell’Aci di Vibo e Cosenza – tra le categorie deboli dei cittadini quali gli anziani, i diversamente abili, i giovani che sono costretti ad affrontare la forte diminuizione delle possibilità di spostamento per curarsi, studiare, confrontarsi o semplicemente sfruttare opportunità di lavoro>. Di fronte al progredire di tali “guasti” sociali gli Automobile club della Calabria non intendono stare a guardare. Numerose le iniziative in programma mirate soprattutto a sbarrare il passo ai crescenti costi del mantenimento dei veicoli a cominciare dall’aumento dei carburanti per finire a quello delle assicurazioni. Sul tavolo del Governo nazionale è arrivata, nei giorni scorsi, una proposta di legge elaborata dall’Aci e presentata dal presidente nazionale Sticchi Damiani tendente ad ottenere una riduzione del 40% del costo delle polizze assicurative. Pollice verso anche nel rapporto con la Regione in materia di assistenza nel pagamento del bollo auto, un servizio che l’Aci offre ai cittadini in tutta la regione. Esiste nel settore un malessere diffuso con proteste continue. L’Aci ha sempre cercato di migliorare tempi e qualità del servizio mettendo a disposizione gli sportelli delle sue oltre cinquanta delegazioni. La Regione però continua ad operare secondo proprie strategie decidendo, tra l’altro, di far fronte alla marea di avvisi di accertamento e cartelle esattoriali inviate ai cittadini attraverso i soli tre sportelli di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria. Ne sono scaturiti forti disagi per gli utenti vibonesi e crotonesi. Una situazione questa destinata ad acuirsi con prevedibile incremento del contenzioso e scadimento dei servizi. E poiché l’Aci riscuote per conto della Regione diversi milioni di euro, il Comitato regionale manifesta l’intenzione, qualora la Regione dovesse procrastinare l’attuale comportamento di chiusura, <di intraprendere – afferma Ferrazzo – a tutela e nell’interesse dei propri soci e dei cittadini drastiche decisioni ed eclatanti iniziative interessando opportunamente gli organismi competenti>.
20aprile
MOBILITA’ IN CALABRIA AL VAGLIO DEL COMITATO REGIONALE ACI: immatricolazioni e vendite di auto nel primo trimestre del 2012 registrano una flessione dell’11,1%.
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