Dalla contestazione politica alle offese personali. Succede sempre così soprattutto quando lo scontro avviene tra “amici” che avevano indossato la stessa casacca. Capita, cioè, che Tino Mazzitelli, coordinatore provinciale di Futuro e Libertà per l’Italia, punti il dito contro il senatore Francesco Bevilacqua e il consigliere regionale Nazzareno Salerno per addebitare loro evidenti complicità nello smantellamento della sanità vibonese così come capita che il senatore Bevilacqua rispedisca le accuse al mittente dandogli, in aggiunta, del <disfattista e dell’imbroglione>. Offese pesanti che, naturalmente, il leader di Fli, ricambia senza pensarci su due volte chiarendo, prima di tutto, che <se da parte mia qualche volta non c’è stata misura è perchè da parte sua la pochezza politica, morale e civile è stata di gran lunga smisurata, pari solo alla presunzione di chi, pensando di ruggire, non fa altro che tossire>. Mazzitelli, in sostanza ritiene di poter camminare a testa alta perchè <il mio giudizio e la mia critica – afferma – nei confronti dei due esponenti del Pdl discende da dati di fatto incontestabili, relativi ad alcune scelte scellerate compiute nella gestione del potere> mentre il senatore Pdl, anziché entrare nel merito della questione ed offrire le necessarie spiegazioni, <ha inteso spostare la discussione – continua – sul terreno dell’offesa personale e di presunti interessi di natura non definita sconfinando nel linciaggio morale e politico secondo tecniche di staliniana memoria>. Un atteggiamento che, a parere di Mazzitelli, non può far altro che mettere in risalto <la distanza abissale – sottolinea – che ci separa in termini di cultura politica, di onestà mentale ed intellettuale, nonché di coerenza>. Il coordinatore di Fli, salito in pedana per tirar di fioretto, passa ben presto alla sciabola associando il senatore Bevilacqua allo <smemorato di Collegno> sottolineando, però, che mentre quello dimenticava tutto, l’esponente del Pdl <dimentica solo le cose che non fanno comodo>. Dimentica, cioè, quando assieme a Nazzareno Salerno <ci hanno assicurato – prosegue Mazzitelli – che la sanità nella nostra provincia aveva finalmente imboccato il cammino virtuoso della qualità e del risparmio> garantendo anche <il mantenimento in vita ed il potenziamento dei tre principali presidi ospedalieri e dei tre distretti sanitari, nonché una definitiva sterzata in favore dei servizi sanitari da implementare capillarmente sul territorio>. Tutti impegni che non sarebbero mai stati mantenuti, anzi Salerno avrebbe cercato di mandare fumo negli occhi avviando la <sceneggiata> delle dimissioni da presidente della commissione regionale Sanità poi puntualmente rientrate. Il coordinatore di Fli ricorda ai suoi avversari altri loro passaggi a vuoto (compiacimento per lo scioglimento dell’Asp, roventi polemiche con i commissari Asp poco sensibili ai loro “suggerimenti”, grande attivismo nella corsa all’accaparramento di <incarichi e prebende> per poi arrivare a suggerire a Salerno di dimettersi non solo da presidente della commissione Sanità, ma anche da consigliere regionale per non aver saputo <rappresentare al meglio le aspettative dei cittadini>.
03febbraio
SANITA’ CALABRESE: duro scontro tra gli esponenti di FLI e PDL.
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