Il comitato “Salviamoci la vita” è inarrestabile. La sua lotta per mettere in sicurezza sanitaria il territorio sta ormai coinvolgendo l’intero comprensorio. Una passione civile che rinasce e che ha spinto il movimento ad andare oltre i confini provinciali, mentre sabato prossimo l’aula consiliare ospiterà un’altra assemblea alla quale porterà un prezioso contributo l’epatologo di fama internazionale Antonino Cavallari.
Indietro non si torna e, nella convinzione che la protesta debba raggiungere i livelli istituzionali più alti, una cinquantina di componenti sono sbarcati, lunedì mattina, in piazza Matteotti, a Catanzaro, per poi raggiungere la sede dell’assessorato regionale alla Sanità e urlare il proprio disappunto verso la politica dei tagli che ha privato il comprensorio nicoterese di un servizio essenziale quale quello del laboratorio d’analisi. Una cinquantina di persone in tutto, armati di striscioni e megafono.
In testa il portavoce del movimento Peppino Cavallari, il responsabile della Uil Pensionati Domenico Pagano, l’assessore Domenico Battaglia, fasciato di tricolore, in rappresentanza della Giunta comunale. Poi i cittadini col loro carico di rabbia e di speranza. Una sorta di piccolo esercito di volontari per la salute orientati a portare sino in fondo la lotta contro il depotenziamento dei servizi esistenti nel presidio ospedaliero. Dopo una mattinata di peripezie nel corso della quale si son dovuti fare i conti anche col maltempo, il manipolo di manifestanti è tornato a casa con in tasca l’impegno da parte del vertice dirigenziale dell’assessorato di seguire con la massima attenzione l’iter burocratico delle richieste che perverranno all’assessorato regionale da parte dell’Asp per l’acquisto di mezzi e attrezzature da destinare a Nicotera.
A ricevere la delegazione di manifestanti (Domenico Pagano, Peppino Cavallari, Carmela Campisi, Domenico Battaglia, Enzo Solano) è stato il capo del dipartimento per la tutela della salute. A lui sono stati rappresentati i motivi della protesta della popolazione del comprensorio nicoterese. Il capo dipartimento dell’assessorato non ha deluso le aspettative della delegazione garantendo il massimo impegno per l’acquisto di un’ambulanza e dei macchinari che verranno richiesti dall’Asp attualmente impegnata nell’istituzione a Nicotera di un punto di primo intervento con assistenza h24. Nessun impegno è stato assunto, invece, dal dirigente regionale per quanto riguarda il personale che dovrà prestare servizio nella struttura. Allo stesso dovrà provvedere l’Asp.
Al rientro in città i membri di “Salviamoci la vita” non hanno nascosto la loro soddisfazione per l’esito della “spedizione”. «È stato un incontro positivo – ha affermato Domenico Pagano – e non possiamo che apprezzare la disponibilità dell’assessorato. Alle parole, però, devono seguire i fatti. E i fatti, al momento, sono pochi. Il direttore generale Curia non ha ancora convocato l’assemblea dei sindaci del distretto, mentre i sindaci del comprensorio non pare abbiano adottato la delibera mirata a sollecitare l’intervento dell’Asp e concordata nel corso della prima assemblea. È, tuttavia, sconcertante che la delibera in questione non sia stata ancora votata neppure dal consiglio comunale nicoterese».