Erosione costiera e dissesto idrogeologico, è l’ora della progettazione

Tempo di Lettura:4 minuti
mareggiata a nicotera
mareggiata a nicotera

Il recente decreto n.355/2017 emanato dalla Regione mette a disposizione un gruzzolo di circa 65milioni per combattere l’erosione costiera calabrese. I nove Comuni del litorale tirrenico vibonese drizzano le antenne e si preparano a valutare il da farsi. E’ l’ennesimo treno che passa per questo settore e nessun ente si può prendere il lusso di perderlo. Nicotera in testa. Da anni, ad ogni mareggiata, viene lanciato l’allarme, poi tutto finisce in archivio. Errori che pare sia proprio il caso di non ripetere anche perché il litorale nicoterese ha urgente bisogno di interventi incisivi. Non a caso, la notizia dello stanziamento previsto per arginare la furia del mare lungo la costa ha comunque suscitato la giusta attenzione. Pescatori, appassionati di mare, forze politiche, stanno valutando la situazione. S’è soprattutto aperto il dibattito tra i tecnici per l’individuazione del tipo di intervento più idoneo alla messa in sicurezza dell’arenile. Le scelte non sono tante. Tutto sembra ruotare attorno a due possibilità: la costruzione di una barriera frangiflutto che partendo dalla zona antistante la foce del torrente Britto si spinga sino ad un 150/200 metri dalla riva oppure la realizzazione di analoghe barriere nello specchio d’acqua antistante l’intero abitato della frazione Marina. In verità, su questa seconda ipotesi i consensi non si sprecano. Gli esperti – ferma restando la necessità di un attento studio correntometrico – sono dell’idea che interventi non ben calibrati o comunque mirati a proteggere solo alcuni tratti dell’arenile non possono che risolvere una situazione di rischio per crearne altre. Attenzione concentrata, di conseguenza, sulla barriera antistante il “Britto” che, smorzando le correnti che arrivano da ponente, potrebbe salvaguardare tutto l’arenile o almeno buona parte. In realtà, l’Europa, il Governo e la Regione da tempo investono ingenti risorse per mitigare il rischio idrogeologico e, nell’ambito dei fondi Por, stanno dando priorità agli interventi per la difesa costiera.

rimedi all'erosione a capo vaticano
rimedi all’erosione a capo vaticano

Col recente decreto 355/2017, in particolare, la Regione ha aggiunto nuove risorse per proseguire e completare le opere già in fase di realizzazione e finanziate tanto con la programmazione dei Por 2007/2013 che con la delibera Cipe n.87/2012. L’obiettivo è quello di dare risposte efficaci a tutte le situazioni di rischio legate all’erosione marina. Un fenomeno che ormai stai aggredendo tutto il litorale calabrese e che lascia tracce oltremodo significative anche sulla costa tirrenica vibonese. Da Nicotera sino a Pizzo – passando per Ricadi, Tropea, Tropea, Zambrone, Briatico e Vibo Marina – le situazioni di rischio sono sotto gli occhi di tutti. L’arenile nicoterese, sotto la spinta dei marosi, da anni tende ad arretrare. In prossimità del Mesima, durante le mareggiate che d’inverno si susseguono, le onde ormai penetrano anche nella pineta.

spiaggia nicotera
spiaggia nicotera

I problemi sono evidenti anche nel tratto antistante i villaggi turistici ed il centro abitato. Preoccupa e non poco il fatto che i fondali una volta sabbiosi del litorale siano ormai del tutto ricoperti di scogli. Scogli che ricoprono anche la spiaggia creando grossi disagi non solo ai pescatori, che fanno fatica ad aprirsi un varco per tirare a secco le loro barche, ma anche ai villeggianti, che non trovano agevole l’ingresso in mare per fare il bagno. I titolari dei lidi cercano di ovviare agli inconvenienti creando dei corridoi con sacchi pieni di sabbia, ma il problema si sta facendo sempre più serio. Il recente decreto della giunta regionale n.355/2017, nel varare il “Documento programmatico di difesa del suolo”, attinge tanto ai fondi Por 2014/2020 che a quelli del “Patto per lo sviluppo della Calabria” e mette insieme la bella somma di 233.740.500 milioni di euro di cui 65.424.795 riservati alla messa in sicurezza dei tratti di litorale più esposti al rischio mareggiate. In tale contesto, 3,5 milioni sono stati destinati al tratto costiero Nicotera-Capo Vaticano e altri 5 al tratto Tropea-Pizzo.

capo vaticano
capo vaticano

Il Documento programmatico di difesa del suolo varato recentemente dalla Regione non interessa solo l’erosione costiera. Il 70% delle risorse previste, infatti, è destinato a interventi di messa in sicurezza dei territori esposti a rischio alluvioni (10milioni 650mila euro), nonché a interventi mirati a ridurre il rischio idrogeologico mediante costruzione e/o ripristino delle opere idrauliche e pulizia degli alvei (128milioni 422mila euro), nonché interventi per mitigare il rischio di frane sui versanti (105milioni 740mila euro). Somme importanti, ma non certo sufficienti a sanare tutti i problemi esistenti sul suolo calabrese per i quali gli esperti ipotizzano una spesa di oltre venti miliardi di euro. Intanto, per cominciare a fronteggiare le situazioni più delicate parte dei fondi previsti è destinata anche al Vibonese. In particolare, saranno disponibili 832mila euro per il ripristino delle opere idrauliche riguardanti, sul versante a monte di Vibo Marina, il fosso Antonucci ed i suoi affluenti. Sullo stesso versante altri 890mila euro sono previsti per analoghi interventi sul fosso Cutura-La Bedessa. Per la difesa del suolo, nella città di Vibo, saranno finanziati interventi urgenti (581mila euro) su via San Michele, località Certosa, via A. Scrivo e via Aldo Moro. Per il completamento delle opere trasversali del fosso Malaspina nella frazione Monsoreto del comune di Dinami potranno essere utilizzati 738mila euro. Sul territorio comunale di Pizzo, invece, lavori di ripristino dell’officiosità idraulica saranno effettuati alla foce del fiume Angitola per una spesa complessiva di 157mila euro, mentre 492mila euro serviranno per il vallone Trentacapilli. Non mancheranno neppure i fondi necessari per il consolidamento del versante franoso di località Mezzocasale nel comune di San Gregorio d’Ippona. Qui l’importo ammonta a circa 98mila euro mentre per attenuare il rischio idrogeologico della strada Gerocarne-Ciano saranno spesi 354mila euro. Arriveranno 354mila euro anche per mettere in sicurezza la fiumara Lavatore in prossimità della stazione di Mileto. Infine, 216 mila euro riguarderanno il consolidamento della via Molini nel centro abitato di Fabrizia e altri 537mila euro per interventi sul canale Maddalena di Stefanaconi.

Pino BrosioAuthor