Erosione, la mareggiata lascia sull’arenile solo scogli

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L’ultima mareggiata ha lasciato il segno. Tutto l’arenile, che a Nord del litorale di Nicotera Marina limita con la scogliera, è stato coperto da uno strato compatto di scogli di contenute dimensioni. Della sabbia non c’è più traccia. E nemmeno delle decine di pneumatici con ogni probabilità finiti sotto gli stessi ciottoli. Uno spettacolo sconcertante che, purtroppo, si ripete con una certa frequenza e con l’arrivo della stagione estiva costringe i proprietari dei lidi ed il Comune a correre ai ripari. Da dove arrivi tutto il materiale non pare sia difficile stabilirlo. Basta spingere lo sguardo un po’ più a Nord per rendersi conto che in prossimità della foce del torrente Britto, una zona meglio nota col nome “Praicciola”, la forza dei marosi ha praticamente risucchiato tutti i grossi ciottoli del litorale, esistenti da sempre, per poi andare a depositarli sull’arenile.

Un’erosione massiccia, provocata da marosi e correnti, che da anni viene denunciata con forza senza che le istituzioni competenti si preoccupino di valutare la portata del fenomeno ormai sin troppo evidente per arretramento della linea della costa. In questo settore, peraltro, lo stesso Comune ha sempre brillato per l’assenteismo. Nell’ultimo decennio di tutti i cospicui finanziamenti concessi dalla Regione per fronteggiare le emergenze lungo il litorale vibonese neppure un euro è arrivato a Nicotera. In tutti gli incontri tenutisi a livello regionale per valutare la situazione e assegnare i fondi disponibili, il Comune è stato sempre assente. E l’assenza s’è registrata anche lo scorso 27 febbraio quando nella sede della giunta regionale il governatore Mario Oliverio ha incontrato sindaci, albergatori ed operatori turistici per fare il punto della situazione.

Una perseveranza nell’assenza che, alla fine, sta veicolando l’idea che il litorale nicoterese non abbia problemi di erosione. Un’idea sbagliata come dimostrano le varie mareggiate, che ogni volta ridisegnano il profilo dell’arenile. Peraltro, nel corso della riunione nella cittadella regionale, i tecnici Salvatore Siviglia, dirigente dell’Autorità di bacino, e Domenico Pallaria, responsabile del dipartimento Infrastrutture, hanno esposto il quadro previsto dall’Apq 2013 destinato alla difesa delle coste parlando di gare per 6,5 milioni già aggiudicate, nonché di altri 11 milioni da utilizzare. Non sono cifre risolutive, ma possono contribuire a fronteggiare le situazioni più delicate. Nicotera continuerà a stare alla finestra?

Pino BrosioAuthor

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