Limbadi, pastore ferito in un agguato a Caroni

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Agguato in piena regola alla periferia di Caroni, frazione di Limbadi, intorno alle 20 di ieri sera. Nell’abitato a quell’ora già ammantato di silenzio sono improvvisamente echeggiati numerosi colpi di pistola indirizzati contro Antonio Mancuso, 51 anni, pastore, abitante ad una ventina di metri di distanza dalla Provinciale Limbadi-Vibo Valentia e, comunque, non appartenente al clan dominante. I carabinieri, alla fine, hanno contato sull’asfalto quindici bossoli, cioè un intero caricatore presumibilmente appartenente ad una calibro 9. Soltanto due proiettili hanno raggiunto Antonio Mancuso: uno alla spalla ed un altro al fianco. Ferite subito giudicate non gravi dal personale sanitario dell’ambulanza del 118 tempestivamente arrivata a Caroni. L’uomo sarebbe stato trovato a bordo della sua macchina, una Fiat Punto di colore scuro crivellata di colpi d’arma da fuoco. Il personale del 118 gli ha subito prestato le prime cure per poi trasportarlo all’ospedale “Jazzolino” di Vibo con la scorta dei mezzi dei carabinieri. Qui è stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso per valutare l’eventuale bisogno di un intervento chirurgico. I medici, comunque, avrebbero escluso pericoli seri per la sua salute. La zona dove s’è verificata la sparatoria è semidisabitata e non ci sarebbero testimoni dell’accaduto. I militari dell’Arma prontamente intervenuti hanno lavorato alcune ore per cercare di ricostruire la dinamica dell’agguato. Un lavoro non facile. Stando agli elementi raccolti e alla posizione dei bossoli rinvenuti, si ritiene che Antonio Mancuso stesse percorrendo la Provinciale per rientrare a casa. Giunto a poche decine di metri dalla sua abitazione ha svoltato sulla sua destra per imboccare una stradina in leggera salita. Qualcuno, però, era lì ad aspettarlo e appena il pastore ha rallentato la sua corsa è saltato fuori dal buio e pistola in mano ha cominciato a sparargli contro. Poi, finiti i proiettili e portata a termine la sua missione, si sarebbe allontanato velocemente a bordo di una moto. Dopo pochi minuti intervenivano i carabinieri di Limbadi, Nicotera e della Compagnia di Tropea guidati dal capitano Dario Solìto. Tutta la zona teatro della sparatoria veniva transennata e vietata al traffico, mentre da Vibo si fiondavano su Caroni il tenente colonnello Gianfilippo Magro, responsabile del Comando provinciale dei carabinieri, nonché il capitano Valerio Palmieri, comandante del Nucleo investigativo di Vibo e gli uomini della Sezione scientifica. Indagini in corso, nessuna ipotesi esclusa.

Pino BrosioAuthor